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Dalla scelta del locale agli adempimenti fiscali e burocratici, passando per le autorizzazioni igienico-sanitarie: ecco una guida con tutto quello che devi sapere (e fare) per buttarti nel business delle pizze al taglio.
Una pizzeria al taglio è un’attività vincente, perché “la pizzetta” è uno dei cibi più amati e non conosce crisi, almeno nel nostro Paese.
In più, è un prodotto ricavato da materie prime povere (ma nobili) tanto da godere del benestare dei nutrizionisti. Oltre al fattore positivo per la dieta, il vantaggio è nel ricarico che puoi applicare: puoi avere margini di guadagno molto buoni.
Insomma è un business che sembra non avere difetti.
Una pizzeria è però un impegno importante: può aprire al mattino e chiudere a mezzanotte. Oltre ciò, prima dell’inaugurazione, devi scegliere il locale, il nome, avere le licenze necessarie, adempiere alle normative igienico-sanitarie, selezionare il personale, scegliere le attrezzature. E non è finita: tu ed i tuoi collaboratori dovrete formarvi frequentando corsi (alcuni dei quali sono obbligatori). Insomma, c’è un bel po’ da fare prima di vedere la tua pizzeria in attività.
In questo articolo trovi una guida completa, dalla A alla Z, a tutto ciò che devi fare. E a come, e dove, devi farlo.
La pizzetta è un cibo trasversale: dai bambini agli anziani, piace a tutti. E si consuma a tutte le ore. Quindi, come minimo il tuo locale deve trovarsi in una strada con un bel passeggio.
Puoi valutare molti altri aspetti, però: la vicinanza di scuole ed uffici, di musei (se vivi in una città turistica), di ospedali o di locali notturni. Dipende da te e dal genere di attività che vuoi mettere in piedi, perché a seconda della clientela che vuoi intercettare dovrai modulare anche gli orari di lavoro. Sappi, in ogni caso, che la posizione che scegli sarà fondamentale per la redditività della tua pizzeria.
Hai scelto il locale adatto, e quindi messo in bilancio un canone d’affitto ben preciso. Adesso devi iniziare a fare tutti i conti per aprire la tua attività: attrezzature, arredi e voci varie di spesa.
Soprattutto se decidi di aprire una pizzeria nella quale è possibile soltanto l’asporto, e non il consumo in loco, il cuore del tuo locale sarà nel laboratorio: uno spazio ridotto che devi attrezzare con pochi, ma fondamentali, pezzi.
Lo strumento principe di ogni pizzeria è il forno. Che tu lo scelga a legna (considera costi e resa) o elettrico, non risparmiare sul fattore determinante per la buona riuscita del prodotto su cui stai scommettendo tutto.
Altri strumenti utili sono: l’impastatrice, il frigorifero industriale e un buon piano di lavoro d’acciaio. Aggiungi gli arredi essenziali per il bancone da rivendita. Il budget, a seconda delle tue scelte, può stare in una forbice che va tra i 10 e i 20mila euro.
Anche se la sola parola “burocrazia” ti terrorizza, armati di pazienza e ottimismo e procedi come ti schematizziamo qui sotto, facendoti affiancare per alcune procedure (ti segnaliamo quali) da un commercialista. Diverso è il discorso se decidi di aprire una pizzeria in franchising: il marchio a cui hai scelto di affiliarti ti seguirà e ti supporterà in tutte le fasi necessarie ad aprire e avviare la tua attività.
e all’Albo delle Imprese Artigiane (per entrambi vai alla Camera di Commercio), all’Inps e all’Inail.
Ti abbiamo indicato passo dopo passo tutto ciò che devi fare per aprire la tua attività ma, per non correre rischi, ti consigliamo di fare sempre riferimento agli enti locali perché alcune norme possono essere diverse da regione a regione.
Ricorda che oltre questi adempimenti avrai le licenze specifiche (es. somministrazione alcolici) da richiedere singolarmente.
Attenzione, per avere le autorizzazioni igienico-sanitarie da parte della Asl non devi rivolgerti all’Asl, come ti verrebbe automatico pensare, ma devi rivolgerti sempre al SUAP del Comune. Devi tenere a mente che:
Chiunque deve manipolare gli alimenti nella tua pizzeria deve obbligatoriamente seguire un corso per alimentarista. Si tiene nelle Asl e costa circa 40 euro a persona. Al termine, dopo un esame, viene rilasciato un attestato che ha validità di 3 anni e va rinnovato di volta in volta. A parte il corso obbligatorio di alimentarista e quello per l’HACCP (ne abbiamo parlato sopra tra i requisiti igienico-sanitari), ci sono i corsi appositi per diventare pizzaioli o perfezionare la propria esperienza. Li organizzano le Camere di Commercio o le sedi locali di Confartigianato.
Per aprire una pizzeria devi comunque avere uno di questi requisiti:
Acqua, farina, lievito, olio e sale. E poi, pomodoro e mozzarella. Prendiamo il caso della più classica delle pizze: la margherita. Gli alimenti sono semplici e poco costosi, quindi il ricarico enorme. In media una pizzetta rossa viene venduta a ben 1,50 euro. Se ci rifletti, è un ottimo ricarico, perché contiene ingredienti per un massimo di 50-60 centesimi di euro.
Attenzione: una pizzetta da 1,50 euro promette anche ai clienti una qualità che dovrai impegnarti a mantenere: standard alti per le materie prime e servizio eccellente. Oggi i consumatori sono attenti e responsabili e nel mare dell’offerta di pizzette sanno ben riconoscere un prodotto non solo buono per il palato ma anche facilmente digeribile. In una parola: sano.
Se la qualità del prodotto sarà alta, i tuoi clienti non guarderanno troppo al prezzo. Per questo devi selezionare con accuratezza anche i tuoi fornitori. Il mix indovinato tra giusto rapporto qualità/prezzo, fidelizzazione della clientela e scelta delle materie prime, sarà la ricetta giusta per la tua pizzeria. Scegli Multicash, avrai in un solo colpo la garanzia dei migliori prodotti commerciali sul mercato e del miglior prezzo.