La domenica le famiglie inglesi si ritrovano al parco o in un locale per questa colazione-pranzo che normalmente si sorbisce fra le 11 e le 13. Ecco come puoi organizzarla anche nel tuo bar proponendo la formula-business del “buffet illimitato”.

Sabato e domenica è brunch: una vera proposta-calamita per i tuoi clienti

Non è una colazione, perché si consuma in tarda mattinata, e non è neanche un pranzo, perché rappresenta il primo pasto della giornata: parliamo del brunch (dall’inglese breakfast+lunch). Un appuntamento informale, caratterizzato dal mix tra dolce e salato, di tradizione anglosassone ma sempre più diffuso anche nel nostro Paese.

Una tendenza che potresti sfruttare anche tu, per introdurre nel tuo bar una novità capace di attirare i clienti e far crescere gli incassi della domenica. Una giornata che, complice la chiusura di uffici e scuole, può rivelarsi poco soddisfacente per la tua attività. Anche se non dovesse essere questo il tuo problema, rinnovare l’immagine del tuo locale ti regalerà senz’altro l’etichetta di bar trendy e attento alle mode. Questo vuol dire avere una porta aperta sulla clientela più giovane, quella che la domenica si alza tardi e non fa parte degli habitué di caffè e giornale al tuo bancone.

Il brunch, infatti, nasce proprio per andare incontro alle esigenze di chi nel giorno di festa rallenta i ritmi e vuole un pasto meno formale e più “rilassato”, senza dover guardare l’orologio.

Il brunch all’inglese: ecco il menu originale

Lo abbiamo detto, il brunch è un pasto a buffet caratterizzato dal mix di dolce e salato.

Gli inglesi accostano, nel tipico stile della colazione anglosassone, uova, bacon, toast e salsicce a pancake e muffin (dolci e salati). E poi, immancabili perché il brunch si consuma al risveglio, the e caffè, latte e succhi di frutta.

Ecco, nel dettaglio, qual è il classico menu del brunch inglese:

  • Pancakes: frittelle di uova e burro condite a piacere con sciroppo d’acero, yogurt, frutta fresca o topping al cioccolato. Sebbene siano tipicamente americani, rappresentano uno dei piatti forti del brunch inglese.
  • Cupcake: tortine soffici glassate realizzate nei pirottini come i muffin. Anche questi di tradizione statunitense.
  • Scones: dolcetti morbidi, simili a panini, farciti con burro e marmellata.
  • Pudding: mousse simile ad un budino realizzata con farina, uova e frutta.
  • Crumble: dolce al cucchiaio preparato con frutta cotta e ricoperto di briciole (da qui “crumble” ovvero “sbriciolare”).
  • Uova: strapazzate o in camicia, oppure a omelette, sempre accompagnate da bacon, salsicce o salmone affumicato.
  • Carni e salumi: quasi sempre si tratta di maiale alla piastra (salsicce, bacon), ma ci sono anche arrosti freddi di pollo e tacchino e polpette di manzo.
  • Fagioli al pomodoro: i baked beans (“fagioli stufati”) sono un contorno molto usato in Inghilterra, gli inglesi li comprano già pronti in scatola e li mettono persino sui toast.
  • Formaggi: di tutti i tipi, sul pane tostato o nelle omelette. Il più conosciuto è il cheddar.

Come organizzare un brunch nel tuo bar: qualche spunto per allestire un buffet di successo

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Segui pure questa moda così popolare, incontrerai il gusto di giovani e meno giovani, ma anche delle famiglie con i bambini.

Puoi “rivisitare” il brunch alla luce della tradizione culinaria italiana e delle mode alimentari del momento. Oggi i consumatori sono sempre più esigenti, attenti alla qualità del cibo ma anche alle tendenze in fatto di alimentazione. Molte persone scelgono di mangiare senza lattosio o senza glutine anche se non hanno intolleranze. Devi riuscire a farle sentire come se mangiassero a casa.

Quindi devi essere bravo nell’allestire un brunch di qualità, che sposi gusto e benessere, strizzando l’occhio alla tendenza del momento (quindi il mix dolce e salato). Ma non per questo potrai pensare che un italiano mangi i fagioli mentre beve il caffè!

Se hai già preso carta e penna per buttare giù il tuo menu, stabilisci prima la necessità di optare (anche per questioni organizzative) per la formula del buffet illimitato a prezzo fisso. Attento, però: la soluzione “all you can eat” ha sempre più estimatori ma ti impone una gestione particolarmente accorta dell’evento.

Per questo, fissato il prezzo che chiederai a persona, fermati a fare due conti prima di buttare giù la lista delle portate. E non dimenticare la voce buffet dei piccoli”: se introdurrai un menu a misura di bambino, e a prezzo ridotto, avrai conquistato le famiglie.

Se sei arrivato fin qui, adesso è il momento di compilare il menu per il brunch nel tuo bar:

  • Bevande: the, caffè, succhi di frutta e latte (non soltanto vaccino ma anche di soia, avena, riso, etc..). Siamo pur sempre in Italia: anche se il brunch originale non lo prevede, puoi “osare” con il vino o con la birra per chi, dopo la “colazione” con il caffè e i dolci, si tufferà nell’angolo salato del buffet.
  • Uova: strapazzate o sode, non devono mancare perché chi è vegetariano le mangia al posto dei salumi.
  • Salumi: prosciutto crudo e cotto sono ideali per un pasto che sia simile ad una colazione, evita la mortadella, al massimo osa con il salame. Difficile ipotizzare un brunch all’italiana con le salsicce.
  • Formaggi: accompagnati da miele e frutta secca.
  • Pane: sia fresco che tostato, deve essere di diversi tipi (integrale, ai cereali, alle noci, all’uvetta). Non dimenticare un assortimento sfizioso di grissini, gallette e fette biscottate.
  • Marmellate: ne devi prevedere almeno 3-4 tipi, alcune delle quali senza zucchero. Accanto, non può mancare il burro.
  • Brioches: tra le portate dolci del brunch, è ragionevole pensare che nel tuo bar sia meglio servire cornetti e saccottini piuttosto che pudding. Non dimenticare ciambelloni, crostate, muffin e plumcake. Se il tuo locale dispone di una cucina e puoi prepararli tu, scoprirai che sono una soluzione semplice, economica e genuina (qualità che i tuoi clienti apprezzeranno di sicuro).
  • Pancakes e cupcakes: sono così di moda e apprezzati dagli italiani che non puoi assolutamente fare a meno di proporli.
  • Yogurt: accompagnato da cereali e frutta fresca (già tagliata).
  • Torte salate: plumcake e piccoli rustici di verdure, prosciutto e formaggio.
  • Qualche invitante sandhwich colorato e variegato
  • Pasta: siamo in Italia, impossibile non portarla in tavola. Puoi pensare a delle insalate di pasta fredda (comode perché puoi prepararle il giorno prima) condite con verdure ed ortaggi, ma anche a insalate di riso (per chi non mangia glutine), farro o cous cous. Accontenterai chi vuole mangiare più “light” ed è affascinato dall’etnico.
  • Al posto dei fagioli stufati all’inglese, puoi optare per la soia edamame, da qualche tempo diventata un trend sulle nostre tavole.

Come preparare il tuo locale: l’allestimento del buffet e degli spazi per mangiare

Il brunch rappresenta un lungo momento di relax: si mangia mentre si chiacchiera, senza fretta, con più intervalli. Lo stile stesso del buffet è già di per sé uno stile rilassato perché ci si può servire da soli e liberamente, quando e come si vuole. Questi sono i concetti che devi tenere a mente per preparare il tuo locale ad ospitare un brunch. Ecco cosa devi prevedere per creare la giusta atmosfera:

  • Lo spazio intorno al buffet deve essere ampio per permettere alla fila di scorrere ed evitare “ingorghi”.
  • Se disponi di una sala molto ampia e puoi riservare un buffet ai bambini, magari sotto la sorveglianza di personale apposito, avrai trovato la formula magica per il brunch perfetto dei piccoli e dei grandi. Le mamme ed i papà ti ringrazieranno e torneranno a trovarti spesso.
  • Gli spazi a sedere destinati alla consumazione devono essere “vestiti” in perfetto stile brunch: tovaglie a quadrettini vichy o a fiorellini country riprodurranno l’effetto “brunch inglese”. Gli anglosassoni consumano questo particolare pasto anche all’aperto, sull’erba di un parco pubblico, quindi l’ambientazione pic-nic fa sempre la sua figura.
  • Tazze alte e grandi, del genere mug, in tipico stile londinese, sono la soluzione più indovinata per le bevande calde del brunch.  Ti aiuteranno a creare la giusta atmosfera anche dei semplici cestini di vimini in stile pic-nic, perfetti per pane, gallette e fette biscottate. Potranno sembrarti semplici dettagli questi, invece conquisteranno i clienti più modaioli. Pensa semplicemente al fatto che la tazza mug non ha piattino: è quindi informale esattamente come lo stile del brunch. La tazza col piattino che usi per servire il cappuccino la mattina non è adatta a questa occasione.
  • Per i bimbi puoi scegliere delle pratiche tovagliette colorate monouso e a delle simpatiche posatine di legno usa e getta.

Come comunicare in maniera efficace la tua iniziativa: la vetrina migliore sono i social

Adesso che ti sei organizzato per bene, sai come allestire il tuo locale e come realizzare il buffet, non resta (ma non è certo un dettaglio) che pubblicizzare il brunch della domenica nel tuo bar.

Finito il tempo delle locandine affisse fuori dal tuo locale, sai bene che oggi giorno l’uso dei social network è imprescindibile. Non essere online con un proprio sito internet, una pagina Facebook, un profilo Instagram e l’iscrizione ai portali di settore vuol dire perdere occasioni e parecchio pubblico. Quindi investi il tuo tempo sull’utilizzo di questi strumenti e sulle strategie di web marketing che ti consentono di sviluppare: i risultati non tarderanno ad arrivare.

Facebook è la vetrina ideale per promuovere il tuo brunch domenicale: grazie alle condivisioni la tua iniziativa farà il giro del web. Non sottovalutare l’importanza di rispondere ai messaggi che gli utenti possono inviarti per soddisfare le loro curiosità in merito all’evento al quale li stai invitando. Se risponderai loro celermente ed esaustivamente, tanto da convincerli a sperimentare il brunch nel tuo bar, nell’arco di pochi giorni le loro recensioni positive ti faranno la migliore delle pubblicità.

Dopo il primo brunch nel tuo bar, se l’iniziativa avrà successo e deciderai di trasformarla in un appuntamento fisso, potrai pubblicare foto e video dell’evento (anche Instagram è una piattaforma ideale in questo senso) per incuriosire chi non c’era e stuzzicarne la curiosità e il palato.

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