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Fra i comfort food più golosi della stagione fredda, la cioccolata calda è un grande classico da consumare al bar. Ecco come servirla seguendo le regole originali per aggiungere stupore al gusto unico.
La cioccolata calda è considerata da sempre uno dei comfort food più amati dell’autunno. È questo, infatti, il momento di concedersi qualche coccola in più, visto che i primi freddi invernali sono alle porte e il fisico sente la necessità di aumentare le calorie per riscaldarsi.
E se il caffè è la bevanda che dà la carica al mattino ed è la più richiesta dagli avventori in marcia verso la giornata lavorativa, la cioccolata in tazza è la vera regina incontrastata delle merende italiane.
Al bar, da soli o in compagnia, fa sempre piacere sorseggiare questa cremosa golosità che ha origini davvero molto lontane.
Cioccolato, latte e zucchero sono gli ingredienti basilari per preparare un’ottima cioccolata in tazza. Le prime notizie di questo ingrediente risalgono al 1500 a. C. quando una civiltà precolombiana scoprì una pianta, chiamata Kakawa, che produceva frutti deliziosi. Il nome di questa pianta e dei suoi frutti venne in seguito trasformato in Xocoatl dai Maya, che consideravano il cacao come un elemento religioso, agricolo e sociale: le fave di cacao, infatti erano moneta di scambio per questa popolazione. Un elemento così prezioso da essere lasciato come offerta all’interno delle tombe dei defunti. E la bevanda che se ne ricavava era sacra.
La loro cioccolata in tazza era a base di semi di cacao tostati e macinati con i fagioli. Il composto veniva poi arricchito con pepe e diluito con acqua.
Questa specie di intruglio arrivò in Europa intorno al 1500 in seguito alle colonizzazioni e non incontrò i gusti degli Europei, che preferirono la ricetta degli Aztechi composta da cioccolata, vaniglia e altre spezie.
Secondo le ricostruzioni, Cristoforo Colombo scoprì che la bevanda permetteva all’esercito di avere una resistenza maggiore e di percepire meno il senso della fatica. Ma la ricetta definitiva, giunta fino a noi, si deve a Carlo V: cacao e acqua. Poi gli inglesi sostituirono l’acqua con il latte e gli spagnoli aggiunsero lo zucchero e trasformarono la cioccolata in tazza in una bevanda calda.
In Europa, tra l’altro, la cioccolata era considerata una vera e propria medicina in grado di curare raffreddore e tosse, aiutare la digestione e il cervello e combattere la depressione.
Con la nascita della scienza moderna, il cioccolato perse la sua funzione di medicamento e divenne un cibo tra i più desiderati, simbolo di ricchezza e abbondanza. In Italia, alla fine del 1800, venne creata per la prima volta la barretta con il cioccolato gianduia. E da lì, nacquero varianti, ricette e abbinamenti tutti a base di cioccolato.
Attualmente, diversi studi scientifici hanno dimostrato che il cioccolato fa bene a cuore e circolazione. E forse i Maya non avevano torto quando consideravano questo cibo un vero dono degli Dei.
Diciamo la verità: oggi esistono in commercio molti preparati per cioccolata calda, che rendono molto più rapido il lavoro di un gestore del bar. Basta sciogliere queste bustine in un liquido caldo e il gioco è fatto. Ma il gusto e il sapore della vera cioccolata in tazza non è proprio lo stesso. Per preparare la cioccolata calda perfetta, un professionista che gestisce un bar di successo deve seguire alcune semplici regole.
Metti da parte le bustine e opta per la cioccolata calda preparata in maniera artigianale. Questo sarà un motivo in più per attirare clienti più golosi e attenti, che di sicuro ne riconosceranno il valore aggiunto. Scegli il cacao amaro della qualità migliore, che avrà un sapore intenso. Il più pregiato è la qualità Criollo. Per quanto riguarda lo zucchero, meglio quello semolato, che non presenta retrogusto particolare.
L’addensante sarà maizena o fecola, amidi dalla grana molto sottile: questo accorgimento renderà vellutata la cioccolata calda e sarà adatta anche per chi soffre di gluten sensitivity. Infine, il latte. Quello intero è il più saporito. Tuttavia, se avessi intenzione di rivolgerti anche al consumatore che soffre di intolleranza al lattosio, o a chi segue un’alimentazione vegana, potresti optare per la bevanda di mandorle non zuccherata, naturalmente priva di ingredienti di origine animale.
Dopo aver calibrato per bene gli ingredienti, per ottenere una bevanda saporita e bilanciata, dovrai fare attenzione alla cottura. Trovare la giusta densità non è semplice, perché basta qualche istante per rendere la cioccolata calda più simile a un budino: il potere addensante degli amidi è superiore rispetto a quello della farina.
Dopo aver pensato a densità e cottura, la cioccolata calda andrà presentata ai tuoi clienti. La tazza per la cioccolata calda è più grande rispetto a quella per il cappuccino. È in ceramica bianca e avrà un piattino per il cucchiaino.
Puoi pensare di aggiungere anche qualche biscotto per accompagnare la cremosa bevanda.
Se hai scelto di offrire ai tuoi clienti la qualità di una cioccolata calda artigianale, potresti pensare di proporla in diverse varianti. Per esempio, potresti creare una sezione del tuo menù, dedicata proprio alla cioccolata in tazza. Ogni proposta avrà caratteristiche sensoriali e proprietà che potresti descrivere brevemente. Inoltre, potresti pubblicizzare questa offerta sia a livello offline che online. Potrebbe essere un motivo di diversificazione in più rispetto all’offerta generica di ogni giorno.
Qualche idea?
Una proposta golosa potrebbe essere quella di aggiungere alla cioccolata calda un cucchiaio di crema di nocciola. Se invece pensi a un gusto più speziato, opta per l’abbinamento insolito cioccolato bianco- cardamomo. Questa spezia, infatti, ha un gusto speciale che si sposerà bene con la dolcezza estrema del cioccolato bianco. Altri abbinamenti che piaceranno di sicuro ai tuoi clienti saranno quelli composti da cioccolato fondente, anice stellato e cannella, adatta al periodo più freddo dell’anno, e cioccolato fondente e pepe.
E poi c’è chi ama il cioccolato aromatizzato con le note amare del caffè e chi invece lo preferisce piccante, grazie a una spruzzata di peperoncino, dalle note proprietà afrodisiache.
Per chi invece gradisce i sapori alcolici, c’è il classico abbinamento cioccolata calda –rum.
E poi, il più innovativo: cioccolato e vino un abbinamento che si pensava improponibile fino a qualche tempo fa. In quest’ultimo caso, quando preparerai la cioccolata in tazza, dovrai fare attenzione agli abbinamenti: con il cioccolato bianco sono perfetti un Moscato o uno Chardonnay. Scegli invece un Merlot o un Pinot nero con il cioccolato al latte.
Un altro abbinamento originale che sorprenderà i tuoi clienti è quello del tè che incontra il cioccolato fondente. Otterrai una bevanda profumata e diversa dal solito che verrà di sicuro apprezzata.
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