Sale la richiesta di consegna a domicilio e di asporto: un fattore determinante per il settore della ristorazione dall'inizio dell'epidemia di Coronavirus. Un canale essenziale nel periodo di lock down per moltissimi locali, che diverrà sempre più fondamentale.

Servizi di delivery segnano in positivo. Conviene lanciarsi?

Cresce la richiesta di consegna a domicilio o delivery (usando un termine inglese) che interessa il settore della ristorazione, per il momento obbligato a tenere le porte chiuse ai clienti. Un effetto dell'emergenza Coronavirus che ha condizionato le abitudini del pubblico, ma che ha spinto fortissimo su un canale che già faceva segnare, nei mesi precedenti, una crescita abbastanza importante.

Più confidenza con smartphone e computer, propensione ad utilizzare App e acquistare online, predilezione per locali o esercizi con miglior servizio e presenza in rete. Un segnale positivo, che sta fungendo da cuscinetto per moltissimi locali provati dalla chiusura forzata, e che potrebbe rappresentare un vero e proprio sostegno nei prossimi mesi.

Ancora piuttosto contrastanti gli umori tra i professionisti del settore, tra chi considera la consegna a domicilio un proficuo canale alternativo agli affari, e chi solo un mero ammortizzatore in attesa della riapertura, un palliativo che costringe a lavorare ma sul quale non si guadagna niente. I casi sono molti in un settore, come quello della ristorazione, dalle incalcolabili sfaccettature.

A soffrire maggiormente per l’accesso difficile ai servizi di consegna a domicilio i locali più isolati, agriturismi, trattorie fuori porta, ma anche i cosiddetti “ghost restaurant”, ossia cucine rivolte ad un target b2b come aziende, scuole, uffici amministrativi e simili. Queste tipologie di locali pagano difficoltà logistiche e lontananza dai centri, che – se prima potevano essere un vantaggio perché offrivano il servizio in un ambiente “tranquillo e lontano dal traffico” – adesso pagano lo scotto di una distanza chilometrica che rende complicato qualsiasi servizio efficiente di delivery.

Ciò che è certo, però, è che per molti locali implementare i servizi di consegna a domicilio non è un investimento utile solo in attesa della riapertura, ma una strategia da concepire a lungo termine. Tanto più che, secondo Confartigianato, una totale ripresa del settore non avverrà prima del prossimo ottobre, e sarà comunque condizionata dai trend che fino ad allora sapranno imporsi. Come, appunto, la possibilità di ordinare a domicilio.

In un precedente articolo, avevamo già illustrato i principali vantaggi del food delivery, con relative analisi sui costi. Oggi torniamo sull'argomento per aggiustare il tiro, in virtù degli stravolgimenti dovuti alle misure di contenimento da Coronavirus, che hanno ovviamente condizionato il mercato.

Food delivery per ristoranti: numeri in crescita  

Tanti i pranzi a casa, pochissimi in ufficio. Con la crescita di smart working e l'impossibilità di spostarsi cambiano le abitudini e il modo di fare spesa. Si prediligono grandi spese una volta a settimana, cucinare in casa diviene un modo per passare il tempo. Nonostante questo in pochi rinunciano ad una buona pizza a domicilio o al proprio piatto preferito preparato dal ristorante di fiducia.

 

Dati raccolti dal gruppo MVND, primo colosso del food delivery italiano, parlano di un +45% di ordinazioni online su tutto il territorio nazionale. La città di Roma in testa, con le ordinazioni a domicilio nel mese di marzo cresciute del +35%.

Un volume d'affari che lascia intendere come esiste un effettivo margine per chi sia disposto ad investire, a patto che la strategia risponda alle richieste del pubblico locale, diverse per singolo locale e territorio.

Fai del delivery la tua nuova strategia  

Se hai deciso di implementare o lanciare un perfetto servizio di consegna a domicilio, o di organizzarne uno da asporto, devi necessariamente tenere conto di alcuni fattori. Operatori di settore e associazioni di categoria come FIPE e Assodelivery hanno stilato un decalogo di buone pratiche da rispettare per offrire alla clientela, e al personale, la sicurezza necessaria nelle fasi di preparazione e consegna degli alimenti.

Dotazione di dispositivi di sicurezza per ristoranti e pizzerie

Non solo guanti monouso, mascherine e gel igienizzanti: la dotazione dei dispositivi di protezione passa anche attraverso una corretta formazione su come utilizzarli. Prendi il tuo tempo per studiare e ripassare con il tuo staff le buone pratiche da seguire per indossare e sanificare i dispositivi. I dispositivi di protezione hanno un costo: non gestirli in modo corretto rappresenta uno spreco.

Qui c’è un articolo che ti dice quali sono delle buone idee per dotare il tuo locale di dispositivi utili.

Evita l'uso di contanti

Prediligi i pagamenti virtuali tramite POS o piattaforme come PayPal, Satispay e simili. Ridurre il contatto con il denaro rappresenta un'accortezza necessaria per la sicurezza di tutti.

Sanifica il materiale per le consegne

Un aspetto molto difficile ma fondamentale. La scelta del materiale per le consegne dovrebbe rispettare una perfetta equazione tra sostenibilità, sicurezza alimentare, costi e sanificazione. Riuscire nel rispetto di tutti questi parametri costituisce una strategia vincente.

Ti interesserà sapere che bonus per la sicurezza sul lavoro e la sanificazione di ristoranti, bar e pizzerie sono stati inseriti nel recente Decreto Cura Italia.

Comunica in modo efficace il servizio

Fallo con ogni mezzo a tua disposizione. Volantini, campagne online, email maketing, WhatsApp Business: l'efficacia del servizio dipende anche, e soprattutto, dal modo in cui saprai comunicarlo, valorizzando gli aspetti relativi a velocità di consegna, convenienza economica, scelte di materie prime e rispetto delle norme di sicurezza.

Semplifica le ordinazioni

La modalità di ordinazione rappresenta il punto principale della strategia. Sfrutta le occasioni offerte dalle principali piattaforme per ordinare cibo a domicilio, come Just Eat, The Fork, Glovo, Deliveroo e simili, ma rifletti anche sulla possibilità di offrire alla tua clientela la possibilità di ordinare direttamente tramite il tuo sito. Il perché, al di là del risparmio sulle provvigioni dell'app, è presto detto nel prossimo paragrafo.

 

Consegnare a domicilio per acquisire clienti   

Offrire un servizio di consegna semplice, innovativo e curato è un ottimo modo per intercettare nuovo pubblico. Ma non solo. Pensare ad una strategia che inviti gli utenti a ordinare tramite il proprio sito rappresenta un'occasione anche per “costruire” e fidelizzare la propria clientela. Migliora la tua presenza online investendo opportunamente per la creazione di profili social, come Facebook e Instagram, e schede Google My Business ben ottimizzate.

Richiedendo numero di telefono o indirizzo mail in fase di ordinazione permette di realizzare un database – clienti ai quali poter inviare promozioni, comunicazioni e novità attraverso servizi di mailmarketing o telefoniche, come WhatsApp Business. In questo modo puoi rendere più proficuo il tuo investimento in delivery, guadagnando allo stesso tempo popolarità e pubblico.

 

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