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Eccedenze, surplus, invenduti, scarti. Il concetto è sempre lo stesso: lo spreco alimentare. Tematica sempre più attuale e verso la quale sempre più persone si mostrano sensibili. Perché non intercettare questa tendenza e il relativo pubblico proponendo doggy bag o comunque qualsiasi cosa che consenta di evitare sprechi alimentari? Ecco come fare...
Si chiama doggy bag (in italiano letteralmente “borsa per il cane”) e indica, appunto, il sacchetto di plastica nel quale il cliente di un ristorante può chiedere che vengano raccolti i cibi che non ha finito di consumare; nella sostanza per portarli a casa, formalmente (se questo può servire a vincere l’imbarazzo) per il suo animale domestico.
La testimonial più eccellente è nientemeno che Michelle Obama e, se è lei a sdoganare la pratica, quella di portare a casa gli avanzi del pasto al ristorante è già una tendenza di successo. In Italia anche in televisione, nel celebre programma Masterchef, sono state introdotte le doggy bag per i concorrenti, che alla fine delle prove possono portare con sé e consumare tutti i cibi preparati e gli ingredienti avanzati.
Hai mai pensato di introdurre questa pratica nel tuo ristorante? Ti fa sorridere? Pensi che possa screditare il livello della tua attività? Tutt’altro: prevedere un servizio di asporto per ciò che il cliente non consuma al tavolo del tuo locale è, oltre che corretto da un punto di vista etico, un’abile mossa di marketing della ristorazione per valorizzare il brand del tuo ristorante. Come e perché? Te lo spieghiamo noi.
Pasta, carne, pesce, verdure, ma anche frutta e dolci: ogni anno in Italia ciascuno di noi getta nella spazzatura in media 146 chili di cibi avanzati, che sviluppano 14,3 milioni di tonnellate di anidride carbonica (fonte Adiconsum). Uno spreco insostenibile da un punto di vista etico ed economico, ma anche ambientale.
Per questo motivo, allo scopo di promuovere buone abitudini in materia, da qualche anno alcuni ristoranti (seguendo una prassi nata in America) hanno introdotto la pratica di confezionare i cibi che il cliente lascia nel piatto in modo da poterli portare a casa e consumare successivamente.
Oltreoceano questa tendenza ha fatto tantissimi proseliti (in primis l’ex first lady della Casa Bianca) anche tra le star di Hollywood. In Cina portare via gli avanzi è considerato addirittura un gesto di buona educazione. In Francia c’è persino una legge che obbliga i ristoratori (nei locali con più di 180 coperti) a riempire le sportine. In Italia solo una norma che ne “promuove”’ l’utilizzo, ma molti chef stellati hanno abbracciato questa filosofia “sponsorizzando” i pregi della doggy bag per la loro attività: minimizzare sprechi e rifiuti nei ristoranti.
Si tratta di un problema non da poco per la categoria: 8 ristoratori su 10, infatti, considerano il problema dello spreco del cibo nei loro locali “rilevante” (fonte Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi). Quintali di rifiuti da smaltire ma anche di tanti, tantissimi soldi gettati nel cassonetto: che quegli alimenti siano stati comunque pagati dal cliente che li ha ordinati sul menu non conta, perché nessuna persona intelligente e civile dovrebbe ammettere lo spreco di cibo. E tu che gestisci un ristorante non puoi permetterti uno scivolone simile.
Ti sei convinto a dare un segnale forte alla tua clientela in termini di sostenibilità etica e ambientale? Dalla cucina appoggiano la tua idea di non veder finire nel cassonetto il cibo preparato con tanto impegno (e che tu stesso provvedi a comprare cercando la miglior scelta tra qualità e convenienza per la spesa del tuo ristorante?
Per incoraggiare i tuoi clienti e far vincere loro l’imbarazzo di “chiedere gli avanzi” organizza un perfetto servizio da asporto nel tuo ristorante:
Un grande ristorante è innanzitutto un'impresa che sa fare i suoi conti con precisione. Ridurre gli sprechi è un dovere ma anche scegliere fornitori di qualità che sappiano offrire il miglior rapporto qualità/prezzo. Multicash c'è!
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In tempi in cui la sostenibilità è diventata un valore in ogni settore produttivo, e si sta diffondendo sempre più pure tra i consumatori, quella di dichiarare guerra agli sprechi alimentari può rivelarsi un’astuta mossa di marketing per valorizzare il brand del tuo ristorante.
Come? Mostrarti attento e sensibile a certe tematiche è un modo per “incoronare” la tua attività con l’etichetta di “ristorante sostenibile”, attento all’etica e all’ambiente.
Come abbiamo detto prima, molti chef stellati hanno sposato la filosofia della doggy bag: nel tuo piccolo, puoi pensare di spingere il branding del tuo ristorante in questo senso sfruttando la popolarità di influencer o food blogger locali. Vantano un ampio seguito sul web, soprattutto su Instagram, il luogo virtuale deputato a mostrare immagini e video promozionali delle loro attività e, puoi scommetterci, se saranno loro a pubblicizzare l’uso delle doggy bag nel tuo ristorante faranno proseliti in un baleno. Il tuo obiettivo finale dovrà essere (e così accadrà) quello di far sì che il servizio di asporto di ciò che resta nel piatto diventi una pretesa dei tuoi clienti!
Se non ti fossi ancora convinto della bontà di investire un po’ di risorse in questa nuova tendenza, ti facciamo riflettere anche su un altro dato: non offrire un menu da asporto o una doggy bag che consentano ai tuoi clienti più affezionati di mangiare le pietanze che servi nel tuo ristorante anche fuori di esso, è considerato uno dei 10 errori comuni che fanno perdere clienti ad un ristorante.