Gli estratti di frutta e di verdura sono diventati molto richiesti perché il grande pubblico ha imparato ad apprezzarne i vantaggi per la salute. Ecco perché avere un estrattore nel tuo bar potrebbe essere un modo di offrire aperitivi e idee dissetanti davvero uniche.

Estratti di frutta per un aperitivo a tutta salute

Frutta e verdura sono i cibi più acquistati dagli italiani. Secondo Coldiretti, nel 2017 si è registrato un vero e proprio record, con un consumo di 8,52 miliardi di chili e un aumento del 2,2% rispetto all’anno precedente. Questo trend riguarda e coinvolge anche i giovani, che pongono sempre più attenzione a tavola: un tale dato conferma che non si tratta di una moda passeggera, ma destinata a durare nel tempo.

In generale, i consumatori apprezzano la freschezza e la stagionalità dei prodotti. Una svolta che rappresenta un suggerimento anche per i bar, dove spesso, al posto della colazione classica con cappuccino e cornetto, o dell’aperitivo a base di analcolico, salatini e patatine fritte, i proprietari si vedono rivolgere richieste ben più salutari, come gli estratti di frutta.

Venire incontro a una tale domanda significa proporre prodotti innovativi, prevedendo una linea dedicata che renderà felici i consumatori più attenti alla salute.

Non è necessario aprire un bio-bar  per offrire questo tipo di bevanda, l’importante è avere a disposizione quotidianamente materie prime sempre fresche, perché i clienti dovranno bere un prodotto preparato nell’immediato, altrimenti, a causa dell’ossidazione subita da frutta e verdura, il colore potrebbero scurirsi e il sapore mutare.

Estratti di frutta, spremute e centrifugati: le differenze

Freschi, dissetanti e colorati, i succhi estratti da frutta e verdura rappresentano la bevanda ideale per l’estate, perché reintegra i sali minerali persi a causa del caldo. E sono salutari, perché non hanno bisogno di zucchero o altri dolcificanti. Per questi motivi, non possono mancare nel bar.

Esistono diversi tipi di succhi, che differiscono a livello nutrizionale, ma soprattutto per quanto riguarda il metodo di preparazione.

1. Succhi di frutta

Iniziamo dai succhi di frutta: oggi sul mercato ne esiste una vasta gamma, quindi se opterai per questa soluzione già pronta, è importante conoscere le varie definizioni.

Per succo di frutta si intende solamente la parte liquida del frutto, con esclusione della polpa. Si tratta di prodotti a base unicamente di frutta, senza l’aggiunta di zuccheri o di altri ingredienti. Esiste una direttiva europea in proposito -in Italia è il Decreto legislativo n.20 del 2014- che legifera in materia, definendo il succo di frutta come prodotto non fermentato ottenuto da frutta sana e matura. Quest’ultima conserva il colore, l’aroma e il gusto della frutta da cui proviene.

È necessario, inoltre, conoscere la differenza con il succo di frutta concentrato, che viene prodotto industrialmente ed è ottenuto dalla disidratazione dello sciroppo di frutta concentrato.

Un altro tipo di succo di frutta è il nettare di frutta, con una percentuale minima di frutta molto inferiore rispetto al classico succo di frutta. Il nettare, infatti, prevede l’aggiunta di acqua, zucchero e altri additivi permessi. A volte, il nettare contiene anche la polpa di frutta.

Infine, esistono in commercio le bevande alla frutta: con una percentuale minima di frutta pari al 12%, questo tipo di succo presenterà anche acqua e altri ingredienti, come aromi, conservanti e coloranti.

2. Spremute

La spremuta si riferisce solo gli agrumi, come arance, limoni, lime e pompelmo. Al prodotto finale, realizzato con un elettrodomestico apposito, può essere aggiunto o meno lo zucchero. Le proprietà nutritive rimangono inalterate, se il succo viene prodotto nel bar e bevuto nell’immediato.

3. Centrifugati

Se opterai per succhi preparati al momento nel tuo locale, puoi pensare di acquistare una buona centrifuga.

L’obiettivo della centrifuga non è preparare il classico frullato, che di solito presenta una base di frutta, con l’aggiunta di latte e zucchero. La centrifuga produce succhi meno polposi e più liquidi, senza alcuna aggiunta. L’elettrodomestico contiene al suo interno delle lame per sminuzzare frutta e verdura. In seguito, il prodotto viene filtrato, fino a ricavare un succo limpido e colorato.

L’inconveniente della centrifuga è rappresentato dalla temperatura raggiunta dalle lame, pari a 70 gradi. Ciò comporta la perdita delle vitamine sensibili al calore, come la vitamina C.

4. Estratti

Gli estratti di frutta e verdura sono di qualità nettamente superiore a ogni tipo di bevanda e vengono prodotti dall’estrattore, che schiaccia e setaccia la polpa della frutta, estraendone il succo. Il numero di giri compiuti dalle lame è inferiore, per questo non andranno a surriscaldare gli ingredienti, che manterranno intatte le proprietà nutritive.

L’estrattore, inoltre, produce meno scarti e più succo rispetto alla centrifuga. Questo rappresenta un vantaggio in termini di fibre contenute nell’estratto.

Insomma, gli estratti di frutta e verdura rappresentano la scelta migliore e un buon investimento per il tuo locale, perché in questo modo proporrai qualcosa di diverso e innovativo rispetto alla concorrenza.

Con gli estratti di frutta e verdura potrai preparare degli ottimi cocktail, perfetti per l’aperitivo.

Potrebbe essere un’ottima idea presentare ai tuoi clienti una lista di aperitivi sia alcolici che analcolici e pensare di dare a ciascuno un nome rappresentativo. Nella lista che farai stampare, inserisci chiaramente l’elenco degli ingredienti e spiega in breve il sapore del cocktail.

Aperitivi a base di estratti di frutta e verdura: ricette, idee, abbinamenti

Se hai deciso di puntare sui cocktail a base di estratti di frutta e verdura, a questo punto avrai bisogno di idee originali e di abbinamenti per offrire freschi, gustosi e colorati aperitivi sani e con poche calorie.

Ovviamente, la prima regola è quella di seguire la stagionalità.

In estate, sarebbe un’ottima idea proporre un delizioso cocktail all’anguria, fresco e dissetante. L’anguria, infatti, è il simbolo di questa stagione ed è un integratore naturale di sali minerali. Basterà estrarre il succo dell’anguria e delle mele, unire spremuta di limone, acqua frizzante e tequila e servire con cubetti di ghiaccio.

Per una versione analcolica ma originale e dal gusto sorprendente, invece, potresti optare per un cocktail a base di anguria, cetrioli, sedano e succo di limone o lime.

Per un cocktail dal gusto esotico, invece, saranno necessari il succo estratto dall’ananas, al quale aggiungerai del latte di cocco e il succo estratto dal melone. Nella versione alcolica, la vodka alla fragola sarà un ottimo abbinamento.

Se vuoi stupire i tuoi clienti, ecco un cocktail dal sapore di bosco che mescola frutta e spezie: estrai il succo di fragole, lamponi, kiwi, mele e banane, aggiungi del succo di limone per evitare che la frutta annerisca e, infine, zenzero con una spolverata di cannella.

Cetriolo, mela verde e zenzero, invece, saranno il mix perfetto per un cocktail analcolico dissetante e depurativo, proprio come kiwi, carota e basilico, o menta, finocchio e cetriolo. Le erbe aromatiche, infatti, renderanno profumato e saporito l’estratto.

Per un cocktail rivitalizzante, prova con l’estratto di banana, aloe e guaranà, un mix perfetto e naturale, oltre che ricco di antiossidanti. Mela, maracuja e nespole sarà un abbinamento esotico da accompagnare a formaggi freschi e tartine. E il cardamomo? Questa spezia, dal gusto fruttato e agrumato, unita all’estratto di albicocca e uva, costituirà un cocktail analcolico ricco di vitamina A e flavonoidi.

Un accostamento originale è quello composto da rucola, coriandolo e kiwi, con il suo colore verde acceso e il suo sapore insolito.

A questo punto, non ti resta che sperimentare, abbinando sapori, frutta, verdura e spezie, senza dimenticare che ciò che fa la differenza è la materia prima: scegliere ingredienti di prima qualità ti permetterà di preparare cocktail ottimi e salutari. E i tuoi clienti ti ringrazieranno.

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