I cookie ti offrono una migliore esperienza di navigazione sul nostro sito e ci permettono di suggerirti contenuti interessanti per te. Quelli di natura tecnica sono indispensabili per permettere il corretto funzionamento del sito. Solo previo tuo consenso, useremo anche ulteriori tipologie di cookie, anche di terze parti, analitici per raccogliere informazioni aggregate sui tuoi comportamenti di navigazione, o di profilazione per personalizzare i contenuti da te visualizzati. Per maggiori informazioni su queste tecnologie, leggi la nostra Cookie Policy . Per ogni ulteriore dettaglio su come trattiamo i tuoi dati, consulta anche la nostra Privacy Policy . Puoi accettare l’installazione di tutti i cookie cliccando sul pulsante ACCETTA TUTTI I COOKIE, oppure scegliere le singole tipologie che vuoi installare, cliccando su SELEZIONA I COOKIES . Se invece intendi rifiutarne l’installazione, puoi farlo cliccando sul pulsante RIFIUTA TUTTI I COOKIE. Privacy e Cookie Policy
Il pecorino è tra i più antichi formaggi italiani, nonché tra quelli più conosciuti e commercializzati all'estero. Il suo carattere inconfondibile lo ha reso negli anni un alimento adatto a molteplici impieghi, da quello di ingrediente per arricchire altre portate, fino a vero e proprio prodotto da degustazione. Vediamo allora di scoprire di più sulla storia e su come raccontare il pecorino a tavola.
Per gli antichi, fare il formaggio rappresentava una necessità finalizzata a non sprecare un alimento facilmente deperibile: il latte. Per questo motivo possiamo dire che la storia del formaggio viaggia quasi di pari passo con quella dell'uomo. Quella del pecorino romano inizia, per esempio, già dai tempi di Ponzio Pilato, quando veniva prodotto nelle stesse zone, e con il medesimo naturale processo, di oggi.
Una produzione dettata quindi da una lunghissima esperienza, frutto di secoli di affinamenti e sperimentazioni continue, che hanno contribuito alla diffusione del pecorino in tutte quelle regioni italiane storicamente legate all'allevamento ovino.
Il pecorino italiano vanta, infatti, ben otto riconoscimenti di DOP (Denominazione di Origine Protetta), siglati dalla Comunità Europea:
A questi si aggiungono i prodotti di qualità, non ancora riconosciuti dal marchio DOP, ma tra i PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), come il pecorino abruzzese (di Atri e Farindola), quello umbro di fossa (così chiamato perché stagionato in “fosse” di tufo), quelli emiliani e romagnoli e molti altri.
Se hai già il letto il nostro articolo su come e perché valorizzare i prodotti caseari all'interno del tuo ristorante, scopriamo ora di più su questo celebre ambasciatore dell'italianità a tavola.
Essendo un prodotto tra i più diffusi in Italia, la cui produzione è strettamente legata alla tradizione regionale di appartenenza, è logico che vi siano lievi differenze tra le diverse tipologie di pecorino italiano.
Le principali riguardano il tipo di latte, le tecniche di lavorazione e il caglio impiegato nella produzione, che donano ad ogni pecorino una caratteristica fragranza e consistenza.
Le differenze tra pecorino romano e sardo, per esempio, sono facilmente riscontrabili tanto nell'aspetto quanto nel gusto. Il pecorino romano conserva un carattere più “piccante”, dovuto ad una maggiore salatura e stagionatura del prodotto. Il pecorino sardo, invece, si differenzia per il tipo di caglio utilizzato (vitello), per la fase di “pressatura” eseguita in produzione e per il periodo di stagionatura, più breve rispetto a quello romano. Per questo motivo è possibile trovare in commercio pecorino romano prodotto in Sardegna, realizzato cioè con le tecniche di produzione del primo ma, naturalmente, senza marchio DOP.
Dopo parmigiano e grana, il pecorino è in assoluto il formaggio da grattugia più utilizzato nella cucina italiana. Il suo sapore strutturato è essenziale a donare il giusto carattere a piatti tradizionali come spaghetti cacio e pepe, e viene preferito da molti anche nella pasta alla carbonara o nei bucatini all'amatriciana.
Indipendentemente dalla variante regionale, il formaggio pecorino viene classificato in base alla stagionatura, cioè:
Com'è noto, la stagionatura nel formaggio determina strutture e gradi di sapidità differenti nel prodotto. Per questo un pecorino più stagionato, e quindi più “piccante”, è particolarmente indicato per essere abbinato con salse o pietanze dai sapori speziati, come miele di castagno o di lupinella e confetture di frutta e ortaggi (pomodoro, peperoni verdi, cipolla o zenzero).
In quest'ottica, il pecorino in particolare è un prodotto perfetto per aperitivi di salumi e formaggi al tagliere o per un classico antipasto all'italiana.
Selezionare uno o più prodotti da impiegare in portate differenti (aperitivo, antipasti, primi, grattugia) è un'operazione che necessita di particolare attenzione. L'importante è orientarsi su diverse tipologie di prodotto, realizzate però dalla medesima azienda, in modo da semplificare l'acquisto e offrire alla clientela un assortimento di sapori coerenti tra loro.
Da Multicash puoi trovare il catalogo dell'Antica Cascina, azienda italiana leader nel settore dei formaggi di pecora, che produce ancora oggi attraverso una filiera garantita e metodi tradizionali. Una selezione di formaggi pecorino, che vanno dal Nocerino al Gran CRU di Grotta, prodotto in una cantina del '700: il modo più autentico e genuino di valorizzare i tuoi piatti, con l'aggiunta di un ingrediente unico.
Da Multicash ti proponiamo ogni giorno quelle che rendono grandi le tue preparazioni e fanno felici i tuoi clienti.
SCOPRI L'ANTICA CASCINA