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Con la bella stagione riesplode la moda dei drink lunghi più o meno alcolici, freschi e dissetanti. Non conoscono crisi ma se vuoi che anche il tuo bar cavalchi questo business devi scegliere distillati di qualità per prepararli. Eccone quattro che devi assolutamente avere sul tuo bancone.
Con la primavera torna anche la stagione dei drink. Quello dell’aperitivo è un business che non conosce crisi 12 mesi l’anno, ma con l’allungarsi delle giornate e l’arrivo del caldo diventa irrinunciabile l’appuntamento con una bevanda fresca e lunga (realizzata con un solo ingrediente alcolico e in questo caso si chiama long drink), quindi dissetante.
Che sia frizzante o meno, più alcolica o meno, è comunque sempre “fresca” perché il suo ingrediente fondamentale è il ghiaccio e perché è sempre diluita con succhi di frutta o altre bevande fredde. Proprio di recente, se mai ce ne fosse stato bisogno, le più illustri accademie di mixology hanno ribadito che il ghiaccio è un ingrediente fondamentale per un long drink fatto a regola d’arte.
Per il long drink vale anche un’altra regola: se è poco alcolico, e magari è pure accompagnato da qualche stuzzicheria, non conosce orari per essere ordinato. E neanche vincoli: un drink si sorseggia tanto in compagnia quanto da soli.
Se sei pronto per rinnovare il menu dell’aperitivo nel tuo bar adattandolo alla nuova stagione, presta particolare cura anche all’offerta dei drink sul tuo bancone. Per entrare nel circuito giusto, quello dei locali più di tendenza (e quindi più affollati) non puoi ignorare le “mode” in fatto di bere ma neanche la qualità. Sia che si tratti di mangiare che di bere, infatti, i consumatori sono sempre più attenti alle caratteristiche di ciò che mandano giù.
In questo articolo ti presentiamo quattro “indispensabili” che abbiamo selezionato per te. Se vuoi offrire delle preparazioni d’autore devi necessariamente averli sul tuo bancone: parliamo di vodka, gin, whisky e rum prestigiosi, eleganti e raffinati. In una parola: “esclusivi”. Quelle che ti elenchiamo più avanti, infatti, sono etichette che fanno la differenza anche nei drink più scontati come un vodka lemon o un gin tonic. Credere che gli alcolici siano tutti uguali e che al momento dell’acquisto una bottiglia valga l’altra (in modo da finire per scegliere quella che costa meno) è un errore che un barman professionista non può permettersi. Il cliente non chiederà un secondo bicchiere.
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GUARDA LA SELEZIONE PER TEPrima di addentrarci nell’argomento facciamo chiarezza: cocktail e long drink non sono la stessa cosa. Il long drink è una delle tante tipologie di cocktail, all’interno delle quali ci sono anche gli short drink e i medium drink (più o meno lunghi come dice il nome). Ma vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche di un long drink:
Vodka, gin, whisky e rum: tra questi c’è sempre l’ingrediente “principe” di un long drink alcolico. Ma perché sia fatto a regola d’arte, un barman di livello lo sa bene, bisogna “giocare” solo con bottiglie di prima qualità. Sia che si vogliano riprodurre le ricette che hanno fatto la storia del settore, quelle che hanno consacrato i barman più famosi al mondo, e sia che ci si voglia sbizzarrire con la propria fantasia. Così, accanto a succhi di frutta, champagne, e vino di qualità devi assolutamente avere le etichette che ti presentiamo:
Se hai già compilato questa lista della spesa perché sei deciso a cavalcare il business dei long drink ma anche a marcare la differenza tra il tuo bar e la concorrenza, trovi tutti questi prodotti da un fornitore che ti garantisce tutta la qualità che il tuo bancone merita: Multicash.
Qui Multicash ti fornisce anche idee e ricette per impiegare questi distillati in preparazioni più fresche ed estive: