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Anche in fatto di pizze ci sono tendenze e mode e per l'autunno-inverno 2019 ci aspettano tante pizze... bianche! Ecco 10 proposte stellate realizzate per Eataly e ispirate ai più eccellenti prodotti tipici della tradizione italiana.
La pizza è sempre al passo con i tempi. Un'autentica cartina tornasole dei trend gastronomici intercontinentali, amatissima e diffusa praticamente ovunque.
La pizza detta stili, cambia le forme, racconta le mode del momento, insieme alla storia e al territorio di chi la produce. Un vero e proprio prodotto di tendenza, con alle spalle una schiera di professionisti costantemente impegnati nella sua riscoperta.
In tutto questo l'Italia, con il suo ruolo-chiave di patria della pizza, ha certamente gran voce in capitolo. Non mancano mai idee, sperimentazioni e nuovi modi di concepire questo piatto, sempre con una sola e fondamentale regola di base: la qualità degli ingredienti.
Una strategia che il colosso Eataly ha scelto di perseguire a dovere, selezionando i migliori pizzaioli stellati italiani e avviando, in partnership con Slow Food, il progetto “Pizze del Territorio”.
C'è la pizza Milano con il pannerone di Lodi e pancetta steccata, la Bari con burrata e capocollo, e la Trieste, con prosciutto San Daniele. Una strategia vincente, che innalza il valore medio della pizza, a fronte di una maggiore qualità degli ingredienti.
Un aspetto comune per le pizze gourmet, con buona risposta della clientela, disposta a spendere di più per gustare una pizza che sia anche una vera e propria esperienza sensoriale.
Per questo nuovo articolo, quindi, siamo andati a “scomodare” i più autorevoli pizzaioli italiani, per farci raccontare le novità delle “collezioni” autunno-inverno. Quest'anno la pizza va in bianco, con ricette leggere, originali e gustose, tutte da scoprire.
Quando si parla di attività legate alla ristorazione o alla somministrazione c'è un solo modo per fare successo: offrire preparazioni selezionate, uniche e riconoscibili. Multicash ti aiuta con il miglior rapporto qualità/prezzo del mercato.
GUARDA LA SELEZIONE PER TEBianca con fiordilatte, Montebore “Vallenostra” (Presidio Slow Food), patata piemontese e olio extravergine. Una pizza che parla dell'antica tradizione casearia piemontese, fatta di formaggi dai sentori alpini e prodotti della terra. Un mix stupefacente di cremosa compattezza, dettata dalla morbidezza dei formaggi filanti e dal morbido assaggio delle patate, arricchito da un filo d'olio di pregio.
Focaccia con prosciutto San Daniele e Montasio fresco. Fragrante e dal sapore rustico. Una pizza dal carattere sincero e ricco di gusto, da sperimentare anche con base di impasto ai cinque cereali, integrale o con farine di grani antichi.
Focaccia con Mortadella di Prato (Presidio Slow Food), pecorino toscano DOP e cavolo nero toscano. Una pizza che “osa”, nel rispetto della più scanzonata indole toscana. Un esemble di sapori diversi, tenuti insieme dalla stravaganza del cavolo nero toscano, simbolo della cucina tradizionale della regione.
Bianca con fiordilatte e burrata, capocollo di Martina Franca, asparago pugliese, olio evo. Coronata dal tratto distintivo dell'asparago, nobile erba spontanea ricca di gusto e proprietà salutari. Una pizza delicata impreziosita dall'eccezionale sapore della burrata, che lega il resto degli ingredienti in un abbraccio di pura passione.
Bianca, con raviggiolo dell'appennino tosco-romagnolo, salsiccia di mora romagnola, patata emiliana, olio evo DOP Brisighella. Pregiata, elegante, ma allo stesso tempo irrobustita dall'impiego della salsiccia. Una pizza che parla della Romagna oltre gli stereotipi delle sue spiagge. Un'esplosione di sapori per la gioia del palato.
Bianca con fiordilatte, toma di pecora brigasca (Presidio Slow Food), acciughe dei pescatori di Camogli, basilico genovese, olio evo di monocultivar taggiasca. Se su una pizza ligure non poteva certamente mancare il basilico, l'idea di aggiungere acciughe di Camogli è senza dubbio un tocco di classe. Genova è tra le città più belle d'Italia, oggi anche con una pizza da fare invidia.
Bianca con fiordilatte, Pannerone di Lodi (Presidio Slow Food), pancetta steccata, olio evo del Garda DOP. “Milàn l'è Milàn”, e per la capitale europea della moda non poteva certo mancare una pizza di tendenza. Formaggi pregiati con aggiunta di pancetta steccata, sicuramente più indicata della classica “cotolètta”!
Bianca con fiordilatte “Cascina Bosco Gerolo”, caciotta tenera “Valsamoggia”, Mariola “Salini” (Presidio Slow Food), olio evo DOP Brisighella “Terra di Brisighella”. Dopo Forlì, il delizioso borgo di Brisighella torna nella pizza “Piacenza” per donare col suo olio una marcia più a questa pizza dai toni tutt'altro che pacati. Principe del piatto, il salame “mariola” dei Fratelli Salini, nota di sapore forte e imprescindibile.
Bianca con pecorino romano, mozzarella di bufala, Susianella di Viterbo (Presidio Slow Food), olio evo Sabina DOP. Una vera “pizza caput mundi”, con pecorino alla julienne e susianella viterbese, per un'autentica esperienza gastronomica.
Il lettore più attento si sarà accorto che alla lista manca la decima pizza “promessa” nel titolo. Non si tratta di un errore, ma di una sfida.
Al carnet delle nuove pizze promosse da Eataly manca una “Napoli”, dall'impasto completamente differente rispetto al resto delle pizze italiane e praticamente impossibile da riproporre in bianco. Ma se questo articolo celebra gli sperimentatori più audaci è perché rinnovare significa osare restando fedele alla tradizione.
Così abbiamo deciso di lasciare in “bianco”, tanto per restare in tema, quest'ultima voce, offrendo campo libero ai pizzaioli che vorranno cimentarsi in questa nuova sfida.
Se ti servono idee vieni a trovarci presso il punto vendita Multicash più vicino a te!