Non è una pizza, ma è una pizza. La differenza è nell'impasto che contiene farina di soia, frumento e riso che rendono questo impasto leggero, croccantissimo e gustoso. La pinsa romana, originariam

Il successo della pinsa: la pizza che non è una pizza

Non è una pizza, ma è una pizza. La differenza è nell'impasto che contiene farina di soia, frumento e riso che rendono questo impasto leggero, croccantissimo e gustoso. La pinsa romana, originariamente ottimizzata nella Capitale, ha superato i confini regionali per "invadere" pacificamente tutto lo stivale. Ecco perché offrire questa alternativa nella tua pizzeria può essere molto vantaggioso. la pinsa romana Esiste la pizza napoletana, morbida e dal crostone alto e croccante. Ed esiste anche la pizza romana, sottile e fragrante. In mezzo a queste due istituzioni della tradizione gastronomica italiana si colloca la pinsa, un'antica ricetta del nostro stivale, tornata in auge da qualche anno. Con molta probabilità, la tua pizzeria non ha ancora accolto nel suo menu la pinsa romana. E in questo articolo, oltre la ricetta tradizionale, ti diremo perché dovresti dedicare particolare attenzione a questa tipologia di pizza, che pizza non è.

Perché la pinsa romana?

Già, perché aggiungere alle proprie proposte questo particolare prodotto da forno? Può davvero attirare l'attenzione della clientela, tra una 4 formaggi e una pizza ai frutti di mare? Tante domande, è vero. Ma la risposta, per fortuna, è una soltanto: distinguersi dalla concorrenza. In questo blog, abbiamo parlato spesso di promozione. E il fil rouge, spesso e volentieri, è stata la capacità di offrire ai propri clienti qualcosa che non possono trovare altrove. Utilizzare per i propri impasti farine di grano antico, avere un'attenzione nei confronti dei celiaci, e adattare il proprio locale alla preparazione di pizze senza glutine. E ancora, sperimentare le pizze senza lievito. Tutte queste cure particolari contribuiscono a creare un'identità al tuo locale, oltre ampliare l'offerta commerciale. E la pinsa si colloca proprio qui. In un mercato saturo e competitivo, creare un piccolo menu alternativo, e proporre delle ottime pinse romane, potrebbe essere quel quid mancante, per ambire al successo. Detto ciò, prendi il grembiule e prepara il tuo piano di lavoro: hai una pinsa da infornare.

Pinsa romana: ingredienti e preparazione

mix di farine della pinsa romana

Ingredienti per 3 pinse

  • 400 grammi di farina di frumento (w 350)
  • 75 grammi di farina di riso
  • 25 grammi di farina di soia
  • ¼ di bustina di lievito
  • 10 grammi di sale
  • 5 grammi di olio extra vergine di oliva
  • ½ litro di acqua fredda
Come vedi, l'impasto prevede un mix di farine alternative che, rispetto alla pizza classica, contiene meno grassi e carboidrati. Inoltre, per la maggiore idratazione dell'impasto, la pinsa risulta molto digeribile. Questi due "piccoli" particolari, puoi giocarteli in fase di promozione, e palesarlo come nota all'interno del menu.

Preparazione della pinsa romana

chef impasta la pinsa romana Ti diciamo fin da subito che non è semplice impastare a mano un impasto così idratato. Il nostro consiglio è di utilizzare un'impastatrice, ed evitare inutili sprechi di tempo. L'unica operazione che farai con le tue mani, sarà quella di miscelare le tre farine, aggiungere il lievito e trasferire il tutto nell'impastatrice. A questo punto, puoi travasare l'80% dell'acqua fredda e impastare per 4 minuti circa. Aggiungi il sale, l'olio e continua a impastare per qualche minuto. Ora, puoi unire all'impasto l'acqua rimanente e rimestare per altri 5 minuti. Una volta che l'impasto sarà sufficientemente elastico, adagialo in una ciotola e lascialo riposare in frigo per 48 ore. Successivamente, puoi tirare fuori l'impasto e ricavarne i tuoi panetti. Panetti che, prima di essere stesi, dovranno riposare per altre 3 ore - o finché non saranno raddoppiati di volume. Come stendere un impasto, così come condirlo non spetta a noi dirtelo. Piuttosto, ti ricordiamo che la forma tipica della pinsa è ovoidale. Non è la legge e non c'è neppure una questione legata alla tecnica dell'impasto, è solo un modo per distinguere la pinsa romana dalle altre pizze che proponi con impasti più classici. ;)

Il menu della pinsa romana

Ora che sai come preparare la pinsa, è giusto soffermarci un attimo ai possibili condimenti per arricchire questo impasto croccante e leggero. Naturalmente, gli abbinamenti classici funzionano alla grande: dalla Margherita alla 4 stagioni, puoi davvero adattare le più celebri pizze italiane. Ma puoi anche proporre degli accostamenti unici, che mirano a esaltare la croccantezza della pinsa. A tal proposito, prova a usare ingredienti a crudo, come prosciutto, rucola e bresaola. Senza dimenticare materie prime come la salsiccia, i funghi, i peperoni e il mascarpone. L'importante, in ogni caso, è creare una proposta unica, senza rivoluzionare la tua classica lista della spesa. Insomma, usa gli stessi ingredienti, ma abbinali in maniera differente.

Servi la pinsa romana nella tua pizzeria

Speriamo di avere acceso in te la curiosità di provare a realizzare una vera pinsa romana. Aspettiamo un tuo riscontro nei commenti, magari condita dall'immagine di una tavolata di clienti soddisfatti. Prima di salutarci, però, abbiamo un ultimo consiglio da darti. Un consiglio che non riguarda la pinsa, bensì le materie prime con le quali arricchisci le tue creazioni. Per un'ottima pizza, pinsa o focaccia di qualunque natura e tipologia, il segreto per sfornare un vero capolavoro di gusto risiede negli ingredienti scelti. La parola d'ordine, in questo caso, è una sola: qualità. E anche per questo, noi di Multicash siamo qui per soddisfare le tue richieste, mettendo a tua disposizione materie prime di primissima qualità, a un prezzo imbattibile.

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