Scatta l’obbligo dello scontrino elettronico e dell’invio telematico all’Agenzia delle Entrate, dapprima per le attività con un fatturato minimo di 400mila euro e poi per i commercianti più piccoli. Cosa sapere e come adeguarsi tecnologicamente: per i nuovi registratori di cassa ci sono sconti e agevolazioni fiscali.

Bar: scontrino cartaceo addio. Da luglio 2019 arriva la novità

Non solo fatturazione elettronica (obbligatoria dallo scorso primo gennaio): il 2019 è l’anno della rivoluzione fiscale in digitale, che dal 1 luglio cestinerà anche i cari vecchi scontrini di carta. A partire da questa data l’obbligo dello scontrino elettronico scatterà per le attività e gli esercizi commerciali con un fatturato minimo di 400mila euro.

Per tutti gli altri che hanno un volume d’affari inferiore, piccoli commercianti al minuto e artigiani, il passaggio dalla carta al digitale sarà più graduale: si partirà l’1 gennaio 2020.

A fare da apripista, lo avrai notato in questi anni su più di uno scontrino di supermercato, sono state le imprese della grande distribuzione organizzata. Queste hanno già dal 2006 la possibilità (non l’obbligo) di emettere uno scontrino non fiscale inviando i corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle Entrate. Ad oggi per te l’opzione è facoltativa, quindi già attuabile: se vuoi “partire” prima, devi presentare apposita domanda all’Agenzia delle Entrate.

 In ogni caso, prima o dopo, dovrai essere pronto alla novità dello scontrino digitale. Se non ti sei ancora informato bene, leggi con attenzione questo articolo in cui spieghiamo:

  • In cosa consiste l’abolizione dello scontrino di carta
  • Cosa cambia per te: quali sono i vantaggi per la tua attività
  • Come devi adeguarti tecnologicamente con il registratore di cassa telematico
  • Cosa cambia per i tuoi clienti

In cosa consiste l’abolizione dello scontrino di carta

A partire dalle due date che abbiamo indicato per le due diverse categorie di attività, c’è l’obbligo di collegare i registratori di cassa all’Agenzia delle Entrate. Questo vuol dire che nel momento stesso in cui viene battuto, lo scontrino viene trasmesso per via telematica all’ente di accertamento e controllo fiscale. Si tratta di una manovra per combattere l’evasione fiscale: i dati registrati saranno confrontati con bilanci e dichiarazioni dei redditi. Anche se resta palese che l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate scatta se e solo se uno scontrino viene battuto. Diversamente, il sommerso resta tale. Com’è facilmente intuibile, la lotta all’evasione fiscale riguarda più che altro le grandi attività, che si adegueranno già dal prossimo luglio, ma le nuove norme sembrano destinate a cambiare maggiormente le abitudini dei piccoli esercenti e consumatori. Se gestisci un piccolo bar, tutto tuo o della tua famiglia, sai di cosa parliamo.

Cosa cambia per te: quali sono i vantaggi per la tua attività

Poco a poco (abbiamo spiegato con quali scadenze) sparirà il tradizionale scontrino che strappi ogni giorno ai tuoi clienti. Al più tardi a partire dal prossimo anno (se ha un volume d’affari elevato), la tua attività, insieme ai negozi di abbigliamento, di alimentari e di qualunque altro genere, finirà sotto la lente d’ingrandimento dell’Agenzia delle Entrate. Un grande occhio elettronico al quale l’obbligo di invio telematico degli scontrini assicurerà di monitorare a tappeto tutte le attività e i loro incassi giornalieri.

Questa nuova forma di controllo ti sgrava di due obblighi:

1.            l’obbligo di registrare i corrispettivi giornalieri perché il registratore di cassa telematico lo fa per te

2.            l’obbligo di emettere e rilasciare scontrini fiscali

Attenzione: questo non ti esenta dall’obbligo di emettere fattura (digitale) al cliente che te ne fa richiesta.

Come devi adeguarti tecnologicamente con il registratore di cassa telematico

Così com’è stato necessario, a partire dallo scorso 1 gennaio, dotarsi di software e codici per inviare e ricevere on line le nuove fatture elettroniche in formato xml, anche per lo scontrino digitale bisogna attrezzarsi tecnologicamente.

Devi cambiare il registratore di cassa che oggi usi per stampare lo scontrino cartaceo: hai bisogno di un apparecchio predisposto all’invio telematico del documento fiscale. Che sia relativo ad un pagamento in contanti o con moneta elettronica è la stessa cosa: lo scontrino digitale riguarda anche le ricevute di pagamento dei POS.

Al momento della chiusura serale, i nuovi registratori elaborano il calcolo dell’incasso giornaliero e generano un file in formato xml (lo stesso delle fatture elettroniche). In automatico, l’apparecchio invia questo file, opportunamente “sigillato” in modo che sia inalterabile, all’Agenzia delle Entrate con la procedura dei corrispettivi elettronici (si chiama così).

Non preoccuparti di costi e procedure, ti basterà sapere che:

•             per consentire a tutti di adeguarsi senza difficoltà, sono previste agevolazioni sull’acquisto dei registratori di cassa telematici: uno sconto fiscale del 50% da convertire in credito d’imposta

•             i nuovi apparecchi sono di uso semplice ed intuitivo

•             per sostituire il tuo registratore di cassa (o semplicemente adeguarlo se ne hai uno di ultima generazione) devi rivolgerti esclusivamente a fornitori accreditati presso l’Agenzia delle Entrate.

Cosa cambia per i tuoi clienti

I tuoi clienti non usciranno più dal tuo bar con il tramezzino in una mano e lo scontrino nell’altra. Una volta inviato telematicamente il documento fiscale, hai assolto i tuoi obblighi quindi non devi rilasciare nulla agli avventori del tuo locale.

Salvo che su loro richiesta: a chi lo vorrà, stamperai un documento di spesa cartaceo che elaborerà il tuo registratore di cassa. Abbiamo già detto che perché lo scontrino digitale sia inviato all’Agenzia delle Entrate deve essere battuto al momento della consumazione: un obbligo di legge sul quale resta impossibile vigilare a 360gradi.

Per arginare questo fenomeno, lo Stato ha pensato anche ad un modo per “invogliare” i clienti a richiedere all’esercente lo scontrino elettronico: una lotteria degli scontrini elettronici. Dovrebbe partire dal primo gennaio 2020, cioè da quando tutte le attività dovranno adeguarsi tecnologicamente alla nuova norma, e funzionare così: ad ogni scontrino sarà abbinato il codice fiscale del cliente e questa accoppiata consentirà di elaborare un codice mediante il quale si parteciperà ad un’estrazione a premi.

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