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Un'opportunità importante per il business di pizzerie, gastronomie e ristoranti, ma anche una vera e propria sfida da affrontare con organizzazione e strategia.
Ecco come organizzare un efficiente servizio di cibo da asporto in 10 pratici passaggi.
Gli italiani amano il cibo take-away. Lo conferma una recente ricerca di Federalimentare che evidenzia come i numeri del cibo da asporto in Italia siano raddoppiati in pochi anni.
Un dato influenzato anche dal sempre crescente numero di ristoranti e tavole calde di qualità che hanno deciso di investire in questo servizio, proponendo le specialità del locale in versione “da portar via”. Non più, quindi, solo pizzerie e gastronomie: il cibo da asporto diventa alla portata di tutti al pari del food delivery, e se stai valutando l'ipotesi di iniziare anche nel tuo locale abbiamo qui 10 pratici consigli per organizzarti al meglio.
Il primo passo in assoluto. Chiediti chi sono i tuoi clienti e valuta se e quale tipologia di servizio take-away sia in linea con le loro necessità. Se il tuo locale si trova in prossimità di scuole, uffici e più in generale luoghi di lavoro sarà necessario concentrarsi su questi, sviluppando una strategia idonea (servizio di pranzo da asporto, tavoli esterni in cui consumarlo, possibilità di consegnarlo sul luogo di lavoro).
Contrariamente, se nel circondario è costituito da un zona centrale, o densamente popolata da famiglie e lavoratori potrà essere una buona idea quella di organizzare cene da asporto per chi non abbia tempo di cucinare.
Guardati intorno: cosa cerca il pubblico dal tuo locale?
Se sei titolare di un ristorante, una gastronomia o una tavola calda puoi prevedere più menù a prezzo fisso da asporto, per venire incontro alle esigenze dei tuoi clienti. C'è chi preferisce restare leggero, con una semplice insalata o un assaggio di verdure miste, e chi invece non sa rinunciare ad un buon piatto di pasta.
La possibilità di scegliere apre le porte a maggiori possibilità di vendita. Potresti avere la necessità di escludere alcuni piatti da quelli ordinabili da asporto, o di prevederne di nuovi che non rientrano nel tuo menù usuale.
Infine, valuta la possibilità di servire anche pietanze non propriamente comuni dalla cucina da asporto. Dopo la cucina etnica (cinese, giapponese, thailandese, indiana), il take away si è diffuso anche tra i ristoranti di cucina tipica e locale. Non a caso oggi a Milano è possibile trovare ristoranti che offrono specialità come la polenta da asporto, così un po' in tutte le località di mare è possibile ordinare piatti di pesce da portar via.
Alcune voci relative alla somministrazione di alimenti, inserite all'interno delle direttive nazionali, possono variare da Comune, a Comune. In quest'ambito rientra lo smaltimento del materiale usa e getta, indispensabile per offrire il servizio da asporto.
Raccolta differenziata, cicli di smaltimento, tipologie di materiali consentiti sono tutte variabili che è meglio controllare in anticipo, al fine di evitare spese inutili o di condizionare le abitudini della clientela.
Se per una pizzeria d'asporto esistono orari, diciamo, quasi prestabiliti, lo stesso non si può dire per il lavoro di altre attività di ristorazione.
Individuare il momento della giornata più impegnativo, sotto il punto di vista lavorativo, per il servizio di take away, ti permetterà di organizzare meglio il tuo staff, e di stabilire un menù in linea con il tuo mercato di riferimento.
Il tuo locale si riempie a pranzo di studenti, professionisti o altri lavoratori? Oppure è prediletto da chi esce per una passeggiata con il cane e si ferma ad ordinare qualcosa per cena? Clienti diversi implicano strategie diverse, sempre finalizzate ad una buona rendita del tuo investimento.
Hai bisogno di personale per gestire il nuovo servizio, o puoi utilizzare quello che hai? Nella ristorazione, i ritmi di lavoro rappresentano un punto cruciale. Rompere l'equilibrio in cucina chiedendo ai tuoi dipendenti di occuparsi di nuove mansioni, oltre a quelle usuali potrebbe creare gran confusione e disorganizzazione.
Pertanto, non prendere sotto gamba l'organizzazione del tuo staff. Prevedi con loro una o più riunioni organizzative e cerca di capire se possono materialmente occuparsi del nuovo servizio da soli, o hanno bisogno di un aiuto. Inutile cercare di “forzare” semplicemente i ritmi abituali dei lavoratori. Senza una vera e sincera organizzazione il disservizio che potrebbe crearsi darà vita solo a nuove criticità.
Ovvero stoviglie e vaschette monouso per le pietanze da asporto. Per farlo, leggi questo vademecum, e scegli il materiale in base alla tipologia di piatti che andrai a servire.
Se il tuo è un ristorante, o una gastronomia, di qualità, puoi scegliere di orientarti su disposable più raffinati e di design, in materiale riciclato o personalizzato, così da comunicare la filosofia del tuo locale anche fuori da esso. Non basarti esclusivamente sul prezzo, ma scegli gli articoli in base alla loro resa e alle tue necessità.
Tuttavia, il pricing è al di là di tutto un fattore di cui tener conto. Non a caso costituisce il prossimo punto di questa lista.
Quali costi comporta il nuovo servizio, e come abbatterli, ricaricando il necessario. Un'equazione tra le più complesse, perennemente in bilico tra le sue infinite variabili.
Non disperare: carta e penna alla mano e inizia con lo stilare un elenco delle spese e delle opportunità determinate dal take away. Inquadra il prezzo dei menù fissi e quello delle singole porzioni, fino a raggiungere il valore ottimale per il servizio completo. Valuta inoltre il potere d'acquisto della tua clientela: studenti e lavoratori, per esempio, non dispongono dello stesso budget!
Per la medesima ragione descritta nel punto 6. Una volta pronte e inscatolate, le pietanze da portar via andranno inserite in buste, sacchetti di carta o altre tipologie di bags.
Personalizzarli significa donare maggiore riconoscibilità al tuo locale, guadagnando visibilità e pubblicità all'esterno. Ti sei mai chiesto perché sulle buste della spesa è sempre riportato, grande e ben visibile, il logo del supermercato? Un modo come un altro per entrare a far parte della quotidianità dei tuoi clienti, e di quelli vicini a loro.
Certo, la personalizzazione ha un costo, e questo ci riporta al discorso affrontato nel punto 7.
Come dire: hai fatto 30, fai 31! È un servizio sempre gradito dalla clientela, che puoi anche scegliere di non gestire direttamente, affidandoti a terzi. Sono infatti ormai ampiamente diffuse sul mercato agenzie che offrono fattorini a chiamata per le consegne a domicilio, come Deliveroo, per citarne una tra le più celebri.
Cerca e seleziona quelle con le tariffe più convenienti, e cerca di capire se possono fare al caso tuo, o se sia preferibile assumere un rider munito di auto, scooter, bicicletta o altro mezzo per la consegna dei pasti a domicilio.
Sembra scontato, ma non lo è. Esistono innumerevoli modi per pubblicizzare il tuo nuovo servizio di cucina da asporto, alcuni più efficaci, altri meno, in base alla clientela.
Volantini, affissioni, cartellonistica nel locale aiutano, ma potrebbe essere una buona idea quella di affiancare a questa comunicazione una sana e ben strutturata strategia online. Pensa ad una serie di contenuti sponsorizzati sui social, come alla condivisione costante di immagini e video che raccontino alla tua clientela i vantaggi del tuo nuovo servizio da asporto.
Una volta lavorato su ciascuno di questi brevi consigli sarai pronto a offrire i tuoi pasti take away al pubblico!