Quella del sommelier è una figura ancora rara, e non è certo obbligatoria da avere all’interno di un ristorante. Ma ci sono delle ragioni per le quali sarebbe meglio se tu ristoratore, o i tuoi dipendenti, aveste almeno le nozioni di base per una corretta proposta dei vini 

Se hai un ristorante devi avere nozioni di sommellerie. Ecco i motivi

Per aprire una bottiglia di vino da servire al cliente che si è appena seduto nel tuo ristorante, o per sostituirla quando al primo assaggio fa notare che “sa di tappo”, o “è un po' passato”, molti si affidano alla gentilezza del cameriere, pensando sia sufficiente.
In molti casi sì, ma se vuoi essere certo che il tuo ristorante abbia davvero un valore unico, devi essere consapevole che una buona cultura del vino e una ricerca della bottiglia di qualità, sta diventando molto comune.
Così, vedersi servire del vino da qualcuno che non dice una parola su ciò che ti sta mettendo nel bicchiere è già di per sé un punto a sfavore per il tuo ristorante. 

L’arte di comunicare e vendere il vino

chef e sommelier si consultano sul vino

Oggi  il “servizio vino” è particolarmente apprezzato, anche dove si serve semplicemente il vino “al bicchiere”. Per questo, va combattuta l’dea, dura a morire, per la quale un sommelier è soltanto un costo in più da inserire in bilancio. Un esperto degustatore di vino, al contrario, è una figura che può “muovere” la cantina aumentando gli introiti del tuo ristorante. Fino anche a "pagarsi da solo" con le vendite aggiuntive di vino

Ecco perché: un sommelier comunica il vino che vendi nel tuo locale. Lo racconta, lo promuove, lo fa degustare, lo fa sposare felicemente con i piatti dello chef, lo fa acquistare per la sala e addirittura per casa. In più, fa ricerche per ampliare l’offerta di etichette del tuo ristorante: questo si traduce in un’apertura verso un mercato, quello del vino, sempre più competitivo.

Un cameriere con nozioni di sommellerie, lavora quindi parallelamente allo chef sul quale hai puntato tutto per aprire un locale che sia degno di nota e che faccia la differenza tra l’ampia concorrenza. Potremmo quasi dire che chef e sommelier operino “gomito a gomito”, sebbene l’uno in cucina e l’altro in sala perché le loro professionalità creano quella sinergia che fa pagare il conto ai clienti con un bel sorriso di soddisfazione. Non a caso, in ogni grande ristorante che si rispetti (l’Italia si va lentamente allineando a questo standard mondiale che trova in Francia il suo massimo riconoscimento) è presente almeno un sommelier che si occupa della cantina e che fa ricerche per cercare di arricchire l’esperienza gustativa del cliente. 

Le nozioni di base di sommellerie

Abbiamo appena detto che, in Italia, quella del sommelier è una figura ancora poco diffusa nei ristoranti, eppure l’offerta formativa in materia è molto ampia (basta un rapido sguardo in Rete per rendersene conto): per questo, potresti essere tu stesso, titolare di ristorante, ad apprendere nozioni di sommellerie. Oppure potresti pensare di formare un tuo dipendente.

Riteniamo banale dire che, poiché il sommelier è una figura qualificata che “vende” il vino presentandolo e servendolo, è necessario avere conoscenze di marketing.

Assodato questo, i requisiti di base sono:

  • preparazione tecnica sulla vinificazione
  • conoscenza delle tecniche di degustazione
  • studio degli abbinamenti con i cibi 

Ecco, questo è l’ABC che tu o il tuo personale dovreste conoscere per evitare che il cliente che si siede al tuo ristorante si ritrovi a scorrere su e giù la carta dei vini e, alla terza occhiata, finisca col farsi guidare nella scelta da un solo fattore: il prezzo della bottiglia. Quante volte si dice: “lì ho mangiato bene ma quel vino non mi è piaciuto”. Pensa, invece, che la qualità del  bere può influenzare la scelta di un ristorante esattamente al pari di quella del mangiare.

La brigata di sala conta quanto quella di cucina

Ma non è tutto. Le altre conoscenze che deve vantare un vero sommelier, e che sono estremamente utili al tuo locale, devono includere:

  • conoscenza di almeno una lingua straniera (inglese o francese)
  • storia dei vini che sono presenti nella tua cantina e in generale
  • vitigni tipici locali con caratteristiche di base
  • nozioni di vinificazione e enologia, che fanno da corredo a una illustrazione completa del prodotto

Una figura così qualificata sarà apprezzatissima dai clienti, ai quali non basterà vendere i piatti “stellari” della tua cucina se poi, una volta serviti in sala, non saranno affiancati dalla stessa qualità nel bere.

Anche se in cucina hai uno chef eccellente, la tua sala non ne sarà all’altezza se non la doterai di personale qualificato in grado di andare oltre la semplice ordinazione e le consuete mansioni di servizio. Non a caso, è opinione comune tra i cuochi-star, che oggi spopolano anche in tv, che una brigata di sala di qualità sia fondamentale al pari di una perfetta brigata di cucina. 

Un sommelier può aiutarti anche a rinnovare la tua cantina

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