Bicchieri di plastica, tovagliolini o piatti, parte l'eco-rivoluzione che può diventare un vero strumento di marketing. Ecco come puoi fare.

Stop all'usa e getta. Ecco le alternative per il tuo locale

Il “plastic free” è di tendenza ed è una tendenza positiva. Si moltiplicano le iniziative di sensibilizzazione sul tema, a cominciare proprio dal Plastic Free Challenge lanciato dal Ministro dell'Ambiente Costa, coinvolgendo in special modo il settore della ristorazione. È oggettivo come l'utilizzo della plastica abbia di gran lunga superato l'accettabile soglia dell'utilizzo responsabile, divenendo insostenibile. Negli ultimi venti anni la sua produzione mondiale è salita in maniera incontrollata.

Basti pensare che, solo dall'inizio del 2000, è stata prodotta una quantità di plastica pari a quella commercializzata nei cinquanta anni precedenti, cioè più o meno dal momento della sua invenzione e diffusione. Per questo, nonostante in molti guardino ancora la sfida al plastic free come una moda, è sicuramente una moda che fa bene, all'ambiente e a noi. Può rappresentare, inoltre, un vero e proprio strumento di marketing, in grado allo stesso tempo di sensibilizzare la clientela su un tema importante, guadagnando in notorietà e credibilità del locale.

Ricorda sempre, che per essere realmente biodegradabili, le stoviglie monouso e tutte le altre attrezzature usa e getta devono essere conformi ai parametri previsti dalla norma Europea UNI EN 13432 che segnala un deperimento rapido e senza scorie tossiche e l’assenza di metalli pesanti.

Prima di vedere quali sono i migliori prodotti e stoviglie plastic free per il tuo locale è però d'obbligo porci una domanda essenziale.

Perché i piatti biodegradabili costano di più?

È un dato di fatto, ed è la ragione principale che lascia titubanti i gestori di locali te. Scegliere questi materiali alza subito il budget per i “consumabili” che può riversarsi inevitabilmente sul tuo utile.

Ma c’è più di un buon motivo che dovrebbe farti propendere per questa scelta: non costano “di più”, è la plastica a costare pochissimo. Questo, naturalmente, aumenta la competitività del materiale plastico sul mercato, rispetto ai principali materiali biodegradabili e eco-compatibili, che vedremo meglio in seguito. Eppure, una recente ricerca condotta dall'agenzia di statistica IPSOS rivela che gli italiani sono consapevoli circa i pericoli e i danni derivati da una non corretta gestione della plastica, e disposti a spendere qualcosina in più per evitare di utilizzarla.

L'85% degli intervistati da IPSOS si dichiara addirittura pronto ad investire per ottimizzare ulteriormente i consumi. Eppure, ha fatto molto discutere l'ordinanza della Regione Puglia circa il divieto di utilizzo di piatti e stoviglie di plastica per gli stabilimenti balneari durante la stagione estiva 2019. Una novità che ha determinato un rincaro dei prezzi per i pasti a fronte di una spesa maggiore per le stoviglie bio, di cui non sembra tutti siano stati contenti.

Vediamo allora quali sono i principali materiali per piatti e stoviglie bio e compostabili.

Piatti e stoviglie in Mater-Bi

Si tratta di un'invenzione tutta italiana, che ha già riscosso un grande successo in tutto il mondo. Il Materbi è una famiglia di bio-plastiche brevettate, utilizzate per produrre stoviglie, imballaggi, giocattoli e buste. Grazie alla sua composizione, a base di amido di mais, il mater-bi è un materiale assolutamente biodegradabile e ecocompatibile.

Tra le alternative plastic free è senza dubbio quella più vicina alla plastica, per prestazioni, maneggevolezza e aspetto. Tuttavia è indispensabile conservare i prodotti realizzati in questo materiale nel modo corretto, lontano da fonti di calore e umidità. È inoltre essenziale prestare attenzione con le bevande calde, che potrebbero deformare il loro contenitore.

Piatti in bio-coated o in PLA

Il biocoated è una specie di cartoncino impermeabilizzato da un rivestimento biodegradabile, che lo rende idoneo a contenere cibi caldi o liquidi senza perdite.

Il rivestimento in PLA è invece una pellicola prodotta con amido di mais, che consente le stesse prestazioni, ma ha di solito forme più di design, come a barchetta o scodella.

Piatti di palma e stoviglie in legno

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Forchette, stuzzicadenti, cucchiai e coltelli in legno sono oggi praticamente reperibili ovunque. La loro natura permette di gettarli nell'umido senza problemi dopo l'uso.

Per i piatti esistono alternative non monouso, come quelli realizzati in “palm leaf” (foglia di palma) o altre foglie, esenti da materiali plastici e che possono essere lavati e riutilizzati. L'utilizzo di stoviglie non monouso, ma anche le classiche di ceramica o vetro, è inoltre sempre più diffuso anche in quei locali, come pub, bar, take away e tavole calde, che solo fino a qualche anno fa utilizzavano piatti e bicchieri di plastica per ovviare il problema del lavaggio.

Una scelta che comporta una migliore organizzazione del comparto cucina, ma a fronte di un certo risparmio nel continuo acquisto di piatti e stoviglie e di una migliore sostenibilità ambientale.

Come comunicare la nuova svolta plastic free del tuo locale

Utilizzare stoviglie e materiali biodegradabili e non in plastica può essere una scelta premiante per il tuo locale. Non aspettarti, però, che i tuoi clienti se ne accorgano da soli: dovrai comunicare la tua scelta in modo corretto, assicurandoti che questo rappresenti un vanto e un credo da manifestare con chiarezza e completezza di informazioni perché vada a tuo vantaggio.

Curati di segnalare la tua decisione nel tuo locale ma anche sui social, dove una corretta strategia di pubblicazione contenuti sul tema rappresenta certamente un ottimo vettore di interazioni.

Molti locali, in particolar modo chioschi, food truck e locali notturni, hanno inoltre trovato interessante produrre bicchieri in materiali riciclati e riutilizzabili, personalizzati con il logo dell'attività e orientati alla formula “con cauzione”: il cliente paga un surplus per il bicchiere la prima volta, acquistando i successivi drink a prezzo ridotto se utilizza lo stesso bicchiere. A fine serata, il cliente porta con sé il bicchiere acquistato, che diventa in questo modo un perfetto strumento pubblicitario, oppure lo riporta al banco e può avere indietro la sua cauzione.

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