Quello dei gelati è un business che fa gola in ogni senso e che non conosce crisi. Gli ultimi dati assegnano all’Italia il primato europeo per giro d’affari ma anche per qualità del prodotto. Ecco tutte le novità in fatto di gelati per la stagione estiva ormai alle porte: tu sei pronto?

Bar gelateria: tutte le novità per la stagione 2019

Quello del gelato è sempre stato un business, in particolare negli ultimi anni, come testimonia il fiorire di gelaterie ad ogni angolo di strada. Il gelato, infatti, è un prodotto trasversale: piace da 0 a 99 anni, non conosce limiti di orario per essere consumato, mette d’accordo tutti, golosi e salutisti, e persino i nutrizionisti, perché è un alimento sano ed equilibrato dal punto di vista nutrizionale, al punto da poter essere concesso, di tanto in tanto, pure come sostituto del pasto.

Insomma, c’è sempre un buon motivo per comprarsi un cono. Se con l’arrivo della bella stagione stai pensando di rinnovare la tua vetrina dei gelati per sfruttare al massimo le opportunità di guadagno legate agli ampi margini di ricavo che vantano coni e coppette, prenditi un po’ di tempo e leggi con attenzione questo articolo.

Carta e penna alla mano, annotati qualche idea e qualche suggerimento per essere al passo con le novità dell’estate 2019. Come abbiamo detto, l’offerta in fatto di gelaterie è molto ampia: tocca a te fare la differenza per avere la coda davanti al tuo bancone.

Il gelato artigianale

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Il vero gelato artigianale (leggi qui quando può definirsi tale e come si riconosce) rappresenta un'eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare, oltre che un vero e proprio patrimonio in mano ai maestri gelatieri da coltivare e preservare.

La caratteristica principe di un gelato artigianale è sempre e solo una: la qualità. Non lesinare, perciò, sulle materie prime se nella tua attività vuoi puntare sul gelato artigianale. I consumatori sono sempre più esigenti e più informati (oltre che salutisti), non faranno fatica a fare la differenza tra il tuo prodotto e quelli più commerciali. Quindi la prima cosa da fare è individuare aziende serie ed affidabili per rifornirti degli ingredienti da utilizzare nel tuo laboratorio. Assodato questo, devi dotarti di buone attrezzature. Entrambi sono requisiti indispensabili per offrire un prodotto:

  • Igienicamente impeccabile
  • Fresco di giornata
  • Naturale: privo di grassi idrogenati, conservanti, antiossidanti e coloranti, e con vera frutta fresca (senza surrogati o concentrati al gusto di frutta)
  • Perfettamente bilanciato dal punto di vista nutrizionale
  • A temperatura corretta: è la condizione fondamentale per regalare a chi lo gusta un’autentica esperienza sensoriale. Che il gelato debba essere “gelato” di nome e di fatto è solo un luogo comune: il rischio che temperature bassissime abbiano il solo effetto di “anestetizzare” il palato e quindi di non far percepire i sapori è altissimo.
  • Buono e gustoso, cremoso e vellutato: è scontato dirlo ma non altrettanto farlo.

Il gelato industriale

Se non vuoi essere un artigiano del gelato e ti interessa soltanto il lato imprenditoriale legato a questo settore, non sederti sugli allori limitandoti a riempire i frigoriferi dei soliti gelati. Anche con i prodotti industriali, già confezionati, puoi intercettare una bella fetta di clientela che, per i motivi più disparati, frequenta poco la gelateria artigianale.

Per distinguerti dalla concorrenza, offri ai tuoi clienti ciò che non possono trovare in gelateria: cosa? Il gelato proteico, per esempio, la novità assoluta dell’estate 2019. Si tratta di un prodotto che ha tutte le sembianze del classico cremino o cornetto ma che in realtà è un “gelato finto”, pur essendo buono allo stesso modo: è preparato con i frullati iperproteici che ora vanno per la maggiore tra i più salutisti, quindi di latte, zucchero e cioccolato ha solo l’aspetto ma non la sostanza.

Il giro d’affari del gelato in Italia

Con 39mila gelaterie (la concentrazione più alta è a Roma), l’Italia detiene il primato in Europa quanto a giro d’affari del gelato. Questo vuol dire che la passione degli italiani per il gelato è intramontabile.

L’Italia è leader mondiale anche nel settore degli ingredienti e dei semilavorati per gelato (con circa 45 imprese attive che generano un fatturato complessivo di 1,4 miliardi di euro), e in quello della produzione delle macchine e delle vetrine per le gelaterie (fatturato totale 481 milioni di euro). Sono i dati snocciolati lo scorso 24 marzo, in occasione della Giornata Europea del Gelato Artigianale (alla settima edizione), dal presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani.

Il gelato “senza”: senza glutine, senza lattosio, senza zucchero

Anche un business che non conosce crisi, come quello di coni e coppette, necessita di nuove strategie di approccio al mercato: questo vuol dire essere al passo con i tempi, intercettare i gusti e le tendenze ma anche i cambiamenti nello stile di vita dei consumatori. Vanno proprio in quest’ultima direzione i gelati “senza”: senza glutine, senza lattosio, senza zucchero.

Diciamolo pure, ormai più una moda dilagata in tutto il settore food (e non soltanto in questo) che una reale necessità alimentare. Quanti sono i consumatori che si divertono spesso a mangiare senza glutine o senza lattosio perché è trendy e non perché soffrono di intolleranze? Di conseguenza, il mercato dei cibi “free” cresce a ritmi esponenziali perché è la domanda a crescere così tanto: anche le gelaterie si stanno adeguando perché il cono senza lattosio, senza glutine o senza zucchero va per la maggiore. Intendiamoci, l’impiego di latte vegetale (che sia di riso, cocco, mandorle o soia) per concedere lo sfizio di gustare una coppetta anche agli intolleranti al lattosio o ai vegani è sacrosanto, così come il gelato senza zucchero per i diabetici, o per chi vuole un prodotto ipocalorico per stare attento alla linea.

Qui, però, è d’obbligo aprire una parentesi sulla distinzione tra il gelato “addolcito” con edulcoranti artificiali, come l’aspartame, e quello zuccherato con sostanze naturali come il fruttosio (uno zucchero semplice, derivato dalla frutta) o la stevia (una pianta sudamericana). In ogni caso, se miri a fare della tua gelateria un punto di riferimento per celiaci e intolleranti (qui entra in gioco il fattore fiducia, fondamentale quando di mezzo c’è la salute) devi attrezzarti non bene, benissimo, separando scrupolosamente i banconi dei gelati e i laboratori di produzione.

5 novità in fatto di gelato nel 2019

  1. Tiramisù: è il gusto dell’anno 2019, vincitore dell’Italian Cup al Gelato Day 2019. Per questo motivo, anche se non è una novità in fatto di gusti, lo citiamo tra gli “immancabili” nel bancone della tua gelateria perché testimonia che la ricetta dell’intramontabile tiramisù (mascarpone, savoiardi, caffè, uova fresche e cacao) non stanca mai.
  2. I gusti esotici: quella dell’esotico è una moda dilagante ormai in tutti i settori, dal food all’abbigliamento passando per l’arredamento. In fatto di sapori, l’esotico si va affermando nel gelato con i gusti al mango, all’avocado (la vera rivelazione di quest’anno in cucina), alla papaya, al frutto della passione.
  3. Lo zenzero: il gelato allo zenzero è uno dei trend in gelateria, sulla scia dell’ampia diffusione che questa spezia ha avuto negli ultimi anni nelle nostre cucine (complice il fascino dell’estremo oriente). Noto per le sue molteplici proprietà benefiche, lo zenzero è finito con tutte le sue note speziate anche nel gelato (in genere con base bianca, crema o yogurt), in accostamenti insoliti con l’arancia o il cioccolato.
  4. Il gelato a km zero: questa tendenza già in auge da anni in fatto di frutta e verdura, ora dilaga anche nel campo dei gelati. Così il gelato preparato con il latte dei pascoli più vicini, piuttosto che con la frutta delle campagne limitrofe, piace anche a chi cerca un gelato sostenibile e attento all’ambiente, oltre che “espressione” del territorio. In ogni caso ne viene fuori un prodotto che è garanzia di qualità grazie al rispetto della stagionalità e alla freschezza delle materie prime. Questa potrebbe essere una nicchia di mercato nella quale inserirsi bene per fare la differenza rispetto alla concorrenza. Perché, in tutta franchezza, se vendi un gelato alla fragola a settembre nessun cliente crederà mai che tu lo abbia preparato artigianalmente impiegando fragole fresche!
  5. Il carretto dei gelati: stavolta non parliamo di gusti nuovi ma di una tendenza in forte crescita nel settore del gelato artigianale. Il carretto del gelato è sempre più richiesto alle feste dei bambini (ma non solo dei più piccoli) eppure spesso è difficile noleggiarne uno. Se più che l’arte del gelato ti interessa soltanto il suo lato imprenditoriale, questa idea potrebbe piacerti molto perché un piccolo investimento potrebbe aprirti il business che non ti aspetti, stavolta fuori dalla tua gelateria.

 

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