Oggi, ti parliamo di uno dei prodotti più celebri della tradizione gastronomica siciliana: il cappero di Pantelleria. Grazie al suo sapore inconfondibile e alla sua versatilità in cucina, può rive

Capperi di Pantelleria: perché sono speciali

Oggi, ti parliamo di uno dei prodotti più celebri della tradizione gastronomica siciliana: il cappero di Pantelleria. Grazie al suo sapore inconfondibile e alla sua versatilità in cucina, può rivelarsi una marcia in più per i piatti del tuo ristorante. capperi di pantelleria Il cappero è un ingrediente molto utilizzato nella nostra cucina. Dagli antipasti ai primi piatti, passando per secondi e contorni (a parte il dessert), esistono tantissime ricette che prevedono l'uso di questo particolare fiore. Ed è proprio per questo motivo che dovresti puntare sul migliore prodotto disponibile sulla piazza. Perché se esiste un cappero che supera ogni diretto rivale in quanto a gusto, quello è il cappero di Pantelleria. Figlio di una tradizione secolare, non c'è singolo anfratto nell'isola di Pantelleria che non venga "sfruttato" dai suoi abitanti, per piantare una pianta di cappero - che tra l'altro, grazie al terreno vulcanico, cresce spontanea. Cosa che non avviene per quanto riguarda la raccolta e, particolare che attribuisce al cappero la sua unicità, per la lavorazione sotto sale. Il processo di salatura, infatti, fa parte di una tradizione tramandata da secoli e che solo un pantesco può compiere a dovere. Una sorta di imprinting che ha contribuito a rendere il cappero di Pantelleria un'eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. La stessa eccellenza, puoi trasferirla nei tuoi piatti, sfruttando gli aromi e la qualità unici di questo prodotto Igp. Pensaci bene: non è forse differenziandoti sulla scelta delle materie prime che puoi superare la concorrenza? Detto ciò, come è possibile riconoscere il cappero di Pantelleria? E qual è il motivo che lo rende così buono?

Identikit del cappero di Pantelleria

Se dovessi trovare davanti ai tuoi occhi un comunissimo cappero e uno di Pantelleria, siamo (quasi) sicuri che - senza assaggiarli - non riusciresti a trovare alcuna differenza. E come te, la stragrande maggioranza di noi. A occhio nudo, infatti, il cappero di Pantelleria non mostra segni distintivi particolari. Conoscere la filiera di provenienza, dunque, diventa imprescindibile per non rischiare di acquistare un prodotto diverso. Così come risulta opportuno affidarsi all'etichetta del prodotto. Sulla confezione, solitamente di vetro o di plastica, deve essere riportata lindicazione "Cappero di Pantelleria", seguita dalla menzione "Indicazione Geografica Protetta (IGP)", dal simbolo comunitario, e dal logo della denominazione. Quanto al sapore, invece, il Cappero Pantesco si distingue dagli altri per l’intensità dei profumi e per il suo gusto spiccato così caratteristico e tipico. D'altronde, se per l'Europa è un prodotto alimentare che deve essere protetto, un motivo deve pur esserci. Ma è la raccolta e la fase di maturazione a rendere questo prodotto così unico. Ed è proprio quello che ti stiamo per raccontare nel paragrafo successivo. Per approfondire, ti consigliamo la visione di questo reportage della celebre trasmissione Rai "Geo&Geo" sul cappero di Pantelleria:

Capperi di Pantelleria: dalla raccolta alla maturazione

La raccolta del cappero è una raccolta scalare, che avviene a mano, in genere in terreni collinari e sassosi. Non necessita di grande manualità, ma di molta accortezza nel non rompere la punta del ramo. È proprio quella, infatti, a permettere la produzione di altri capperi. I rami dei capperi, da maggio a settembre, si allungano ogni giorno di più, dando vita, man mano che crescono, a dei boccioli che in genere vengono raccolti prima di divenire fiori. Questi boccioli (che poi sono la parte che noi consumiamo) vanno raccolti ogni 8 giorni. Se non raccolti, infatti, continuano a essere alimentati dalla pianta, e si trasformano in fiori che prendono il nome di sfogliati e danno vita ai celeberrimi cucunci - veri e propri frutti che servono a garantire la sopravvivenza della specie, grazie alla semenza che portano con sé.

Maturazione: un processo lungo e meticoloso

Poiché sia i capperi sia i cucunci, appena raccolti, sono troppo amarostici e piccanti per essere mangiati, occorre sottoporli a un processo di maturazione o salatura. Si inizia con l’immersione dei capperi in dei contenitori, che contengono sale marino nella misura del 40%. E si continua, dieci giorni dopo, in una salatura nella misura del 20%. Anche la seconda salatura, che dà inizio a una fermentazione malolattica, deve avere la durata di 10 giorni. Solo al termine di questo periodo, infatti, i capperi possono ritenersi maturi e commestibili. Pronti per raggiungere le aziende, al fine di essere utilizzati e confezionati.

Un fiore versatile in cucina

capperi e alici Abbiamo visto come riconoscere il vero cappero di Pantelleria. Abbiamo volato con la fantasia, tra le colline impervie di Pantelleria, alla ricerca degli alberi di capperi. E abbiamo assaporato un tocco di tradizione, grazie alla secolare tecnica di salatura. Tutto questo, abbiamo deciso di raccontartelo per darti del materiale da rivendere ai tuoi clienti. Dimostrarsi autorevoli rispetto a un prodotto agroalimentare, con il tempo, contribuisce a creare attorno alla tua figura (e a quella del tuo ristorante) rilevanza. La stessa rilevanza che ha il cappero nei confronti della cucina - che poi è quello che (forse) ti interessa maggiormente. Il cappero, infatti, è uno degli ingredienti più usati dalla cucina tradizionale italiana. Dai condimenti per la pasta alla carne, passando per pesce e contorni, non si contano gli abbinamenti che vedono in questo fiore un coprotagonista del gusto, assoluto. Se vuoi dare un pizzico di sicilianità al tuo ristorante, però, non puoi esimerti dal proporre un'autentica caponata siciliana. Oppure, per rispettare ancora di più il cappero di Pantelleria, il famoso pesto pantesco: un mix di basilico, prezzemolo, origano, mandorle e capperi, unito a una salsa di pomodori pelati. Un'esplosione di gusto, per un primo piatto veloce e sfizioso. Naturalmente, per rendere le tue ricette perfette (e 100% siciliane), devi usare il cappero di Pantelleria. Viceversa, il sapore complessivo del piatto perderà gran parte del suo appeal. Ma anche per questo, ci siamo noi di Multicash. Nei nostri store, trovi le migliori materie prime, al giusto prezzo.

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