Il Food Design nella ristorazione
Cos'è il food design? Quanto può influire sulla percezione che i clienti hanno del tuo ristorante? Il food design si può coniugare con il buon cibo? Proverò a darti delle risposte a ognuna di queste domande, per darti gli strumenti adatti a rendere il cibo servito al tuo ristorante, bello oltre che buono.
Cos'è il food design?
Il food design è un fenomeno culturale di grande interesse, nato intorno al 2002, che fonda nella progettazione del cibo i suoi principi.
Ecco un esempio, che ti aiuterà a comprendere meglio il concetto: il
cono gelato.
Esatto. Quante volte hai assaporato del buon gelato sopra una cialda croccante?
Il cono è food design. È una soluzione alimentare efficace, adatto all'esigenza del consumatore: contiene il gelato, e ne rende semplice la degustazione.
In parole povere,
fare food design significa creare un prodotto - come la
Cookie Cup, la tazzina biscottata della Lavazza -,
o un piatto che non sia solo bello da vedere, ma
che sia efficace,
buono oltre misura e, soprattutto,
replicabile. Inutile inventare un piatto unico, se poi non è possibile riproporlo al tuo pubblico. Efficace e buono, invece, potrebbero suonare come sinonimi, eppure hanno due accezioni differenti.
Per efficace intendo:
- performante - i tuoi clienti devono adorare le tue creazioni gastronomiche
- pratico - nessuno deve impazzire in cucina, dai lavapiatti ai capi-partita
- alla portata di tutti - il tuo piatto non è un quadro astratto
Per buono, beh, non credo servano ulteriori spiegazioni.
Utilizza sempre ingredienti di primissima qualità,
scegli con cura i tuoi fornitori e circondati da
personale qualificato, e con la passione nel cuore.
Quindi,
quali sono le qualità che deve avere un food designer? Sicuramente, deve sapere cucinare, ma questo non è sufficiente. Deve avere un'intuizione, un'idea, svilupparla e comunicarla attraverso la progettazione di un piatto. In parole povere,
deve possedere un mix di competenze e un'
indole da pioniere. Inoltre, aiuta a rendere l'esperienza del cliente, unica e coerente con lo stile del ristorante, grazie a una scelta oculata di piatti, bicchieri, posate e tovagliato.
Insomma,
il food designer deve uscire dagli schemi, deve distinguersi, deve produrre - e proporre - veri capolavori di gusto e praticità.
Ed è con quest'ultima frase che vorrei rispondere alla seconda domanda.
Per approfondire:
Manifesto della Food Design Community
Quanto può influire il food design sulla percezione che i clienti hanno del tuo ristorante?

Parecchio.
Un piatto si mangia prima con gli occhi, ne convieni? Rappresentare la storia di una regione, un evento particolare o un concetto, utilizzando il cibo come veicolo per portare l'emozione dal cuore al palato dei tuoi clienti, significa aver fatto bingo.
Riflettici bene: se il cliente si trova bene, e la food experience è perfetta, vorrà rivivere ogni singolo momento (e sapore). Inoltre, racconterà ad amici e parenti di aver mangiato divinamente.
Fidelizzazione e pubblicità con un singolo amo gettato nel fiume. Mica male, non trovi?
Tutto questo, però, non è sempre così idilliaco. Attorno al food design, infatti, ruotano alcuni luoghi comuni che non sempre trovano riscontro. Primo su tutti, la quantità del cibo.
Ok, il food design è nato in Francia, ma non significa necessariamente "nouvelle cuisine". Un piatto efficace, buono e bello da vedere, non deve per forza avere le dimensioni di una nocciolina. Non è scritto da nessuna parte che la tua insalata di arance, finocchi e speck debba rientrare in un singolo cucchiaio.
Quindi,
cerca di coniugare sempre gusto,
praticità ed
esecuzione, ma pensa anche a soddisfare l'appetito dei tuoi clienti.
Rielabora ricette popolari, trasformandole in opere d'arte... Che siano commestibili, però. Esistono tavoli realizzati con il pane, o collane di patatine fritte. Questi piatti non possono essere mangiati, in quanto esposte in musei specifici, ed è per questo che al tuo ristorante questo argomento credo non interessi affatto.
Altro mito da sfatare riguarda il binomio buon cibo, food design.
Il food design si può coniugare con il buon cibo?

Assolutamente sì. La
gastronomia molecolare, l'utilizzo dell'azoto liquido,
l'
arte di mescolare la chimica al cibo, e creare nuovi sapori, non significa abbandonare l'idea che avevano i nostri nonni della cucina. Non significa perdere la filosofia del buon cibo. Anche perché, in Italia, il cibo è davvero una cosa seria. Impossibile scherzarci su, e ti assicuro che
il food design non intende scimmiottare nessun tipo di cucina. Anzi, tende a valorizzarla.
Pensa per un attimo al finger food. Questo è proprio
un esempio perfetto per definire il food design. Ed è anche un
connubio perfetto tra questa "
disciplina"
e il
buon cibo. Del resto, le
ricette che proponi come finger food, non sono forse
pensate e realizzate per essere semplici (e deliziose) da consumare?
Design-a il tuo locale a ristorante di successo
Con un abile food designer dalla tua parte potresti davvero distinguerti, e proporre una ventata di novità, gusto e creatività al tuo ristorante,
diventando punto di riferimento verso una nicchia che si sta sempre più diffondendo a macchia d'olio. Complice anche l'attenzione mediatica, i programmi televisivi e i numerosi Chef che elargiscono consigli e tecniche gastronomiche.
Prendi la palla al balzo e
sfrutta il food design per
rendere il tuo locale un ristorante di successo.
Ma ricorda sempre l
'ingrediente principale:
la qualità. In questo,
Multicash, il cash & carry dai
prezzi imbattibili, può contribuire a rifornire la dispensa del tuo ristorante con
prodotti unici,
genuini e di primissima qualità.
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