I cookie ti offrono una migliore esperienza di navigazione sul nostro sito e ci permettono di suggerirti contenuti interessanti per te. Quelli di natura tecnica sono indispensabili per permettere il corretto funzionamento del sito. Solo previo tuo consenso, useremo anche ulteriori tipologie di cookie, anche di terze parti, analitici per raccogliere informazioni aggregate sui tuoi comportamenti di navigazione, o di profilazione per personalizzare i contenuti da te visualizzati. Per maggiori informazioni su queste tecnologie, leggi la nostra Cookie Policy . Per ogni ulteriore dettaglio su come trattiamo i tuoi dati, consulta anche la nostra Privacy Policy . Puoi accettare l’installazione di tutti i cookie cliccando sul pulsante ACCETTA TUTTI I COOKIE, oppure scegliere le singole tipologie che vuoi installare, cliccando su SELEZIONA I COOKIES . Se invece intendi rifiutarne l’installazione, puoi farlo cliccando sul pulsante RIFIUTA TUTTI I COOKIE. Privacy e Cookie Policy
Numeri in crescita per i ristoranti italiani, dove una maggiore presenza di pubblico ha determinato anche un incremento del valore di settore negli ultimi anni rispetto alla prima decade del 2000. Si mangia sempre più fuori casa, quindi, e per ragioni ben precise. Vediamole insieme.
Buone notizie per i ristoratori di tutti i settori: sale di un soddisfacente +4,7% il numero di pasti fuori casa. A evidenziarlo è Davide Antonini, amministratore delegato Multicash spa, nel corso dell'ultimo evento esclusivo rivolto a professionisti e operatori di settore.
Una stima che, come confermano gli stessi dati, cresce esponenzialmente dal 2005 lasciando presupporre prestazioni ancora migliori per gli anni a venire. Una crescita costante, determinata da molteplici fattori di carattere sociale, tecnologico e ricettivo.
Gli italiani, possiamo dirlo, amano mangiare fuori casa e a loro si aggiunge oggi una nutrita percentuale di turisti stranieri che negli ultimi anni hanno fatto incrementare il numero di coperti annuali registrati da un locale di ristorazione – tipo.
Cambiano gli strumenti e le mode culinarie, cambia l'approccio del cliente al cibo e il suo modo di rapportarsi con esso, raccontarlo e condividerlo. Cambia, in sostanza, il modo di fare ristorazione, un aspetto fondamentale da comprendere in un settore, oggi più di ieri, contraddistinto, si, da un numero sempre maggiore di presenze, ma anche da una concorrenza sempre più spietata. Vediamo in dettaglio i dati più interessanti.
Non solo fornitori, siamo dei veri consulenti! Da Multicash trovi tutto ciò che ti occorre, e siamo pronti a consigliarti sempre il meglio per far crescere la tua attività.
GUARDA LA SELEZIONE PER TESecondo i dati TradeLab analizzati da Antonini, sono oltre 38 milioni gli italiani a concedersi un pasto fuori casa almeno una volta al mese. Un dato in forte ascesa, se si pensa che, solo fino al 2005, erano circa dieci volte meno. Con il raggiungimento del +4,7% nel 2018, il settore ristorazione e relativo indotto attende con ansia le stime relative alle prestazioni dello scorso, delle quali già si parla in positivo.
L'età media del pubblico è intorno ai 40 anni, con il 13,3% del totale abituato a magiare fuori casa più volte nello stesso mese. Pranzo e colazione i pasti più gettonati, ai quali fanno seguito pausa caffè, cena, aperitivo e, con rilevante stacco, le occasioni after dinner.
Sono circa 340mila i locali di ristorazione in tutta Italia, capeggiati da bar (130.000 circa, +10% in 10 anni) e ristoranti (16.202, +35% in 10 anni) con, al terzo posto, una prima rivelazione: i take away (35.000, +45% in 10 anni). Crescono le aperture dei locali di ristorazione da asporto, che superano per numero quello di altri importanti settori della ristorazione italiana, come le gelaterie e le pasticcerie.
Un fattore che riflette in modo considerevole le nuove abitudini del pubblico che sceglie di mangiare fuori casa (o di ordinare a domicilio), condizionato dalla sempre più massiccia presenza di applicazioni per la ristorazione come Just Eat, The Fork, Deliveroo e simili.
Il giro d'affari complessivo registrato nel 2018 è stato di 86 miliardi di euro, 3 miliardi in più rispetto all'anno precedente e 6 rispetto a quello prima ancora. Un trend la cui ascesa costante (nonché gli ottimi risultati in termini di prestazioni registrati nei primi mesi del 2019) lasciano presagire un ulteriore incremento di 3 miliardi di euro alla fine dell'ultimo anno.
Ad una maggiore concorrenza di mercato fanno eco notevoli investimenti in termini di qualità. Con l'avvento di internet è cresciuta l'alfabetizzazione media del pubblico circa provenienza degli ingredienti, tipologie di bevande (vino, birra artigianale o di altro tipo) e relativa attenzione al consumo di prodotti più salutari e di qualità sempre più alta.
In quest'ottica, sale il numero di ristoranti à-la-carte e trattorie specializzate, con le pizzerie che scommettono su proposte gourmet a base di ingredienti scelti, a filiera corta e impasti speciali.
Non solo chef stellati e cucine ricercate: la qualità nella ristorazione parla di piatti semplici a base di prodotti tipici, personale sempre più specializzato, carte di vini ben assortite con prodotti di pregio e food trend da cavalcare.
Tornano di moda antiche consuetudini e se ne affermano di nuove, come la carta delle acque e le farine a base di super-food. Provocazioni o trovate geniali? Poco importa, purché di qualità.
Tra i dati più interessanti quello della presenza di turisti stranieri, che nel 2018 è salito del +13% toccando quota 426 mila ospiti. Scende, invece, il numero di turisti italiani nei ristoranti, seppur di un impercettibile -0,9%, sempre rispetto all'anno precedente.
Fattori di attrazione sono rappresentati da una buona gestione dei punti di contatto (web e social, offline, etc), un efficace storytellig del locale, della sua storia, dei suoi piatti, organizzazione di un servizio particolarmente curato, la dimensione conviviale e/o “emozionale” del ristorante e del suo menù. Il servizio, nello specifico, costituisce uno degli aspetti più determinanti nel decretare il successo di un locale.
Nascono, per questo, figure sempre più specializzate, nuovi modi di concepire la gestione dei tavoli, delle prenotazioni e di ricevere la comanda, insieme ad una vera e propria formazione per rendere sempre più efficiente lo staff, tanto in sala quanto in cucina.