Rilevare un bar esistente può essere un investimento interessante e molto più vantaggioso di aprire un’attività da zero o aderire a un franchising. Se hai capito che questo è quello che cercavi e hai deciso di occuparti di un bar, ecco cosa devi sapere.

Prendere in gestione un bar: pro e contro

Prendere in gestione un bar è una scelta che fanno in molti in Italia, perché si tratta di un’attività che può essere molto remunerativa. Spesso si tratta di un’opzione più economica e più semplice dell’avvio di un locale da zero oppure dell’adesione a un marchio di franchising.

Se decidi di prendere in gestione di un bar esistente potresti beneficiare di accordi che indubbiamente vantaggiosi, primo tra tutti, la quasi totale assenza di spese inziali.

Tuttavia, questa formula presenta anche degli svantaggi ed è quindi necessario fare le dovute considerazioni e riflessioni prima di compiere questo importante passo. Questo post ti aiuterà a fare chiarezza sui pro e i contro dell’aprire in gestione un bar già avviato.

Differenze tra acquisizione o apertura ex novo di un bar e la gestione di un bar già avviato

Prendere in gestione un bar vuol dire firmare un accordo per amministrarne gli aspetti per conto di qualcun altro. In poche parole è come acquistarne uno ma senza l’onere iniziale dell’investimento.

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Detta così, può sembrare un’occasione imperdibile per chiunque ma in realtà non si tratta che dell’inizio di un’avventura che – per essere giustamente remunerativa – ha bisogno dello stesso impegno e della stessa capacità di chi ha un locale di proprietà.

La responsabilità della buona o della cattiva gestione del locale, una volta scelto e acquisito, sarà infatti totalmente tua e anche la capacità di generare un business soddisfacente sarà demandata a te.

Sei pronto? Bene. Ecco i passaggi da seguire.

I passaggi necessari per prendere in gestione un bar

La prima cosa che dovrai fare per prendere in gestione un bar è la costituzione di un’impresa, una società o una ditta individuale per poter firmare il contratto di gestione.

Si tratta di un passaggio che consigliamo di fare solo nel momento in cui trovi la situazione che fa per te: aprire una società ha dei costi, così come gestire una ditta individuale. Per questo motivo puoi evitare di esporti a spese inutili prima del tempo: per trovare il locale giusto da rilevare potrebbe volerci del tempo!

Prima della firma, tuttavia, ti consigliamo di fare delle considerazioni, per poter essere sicuro che non si tratti di un passo azzardato.

Ecco cosa devi verificare:

1) La valutazione delle condizioni del locale

Valutare il locale vuol dire prendere in considerazione le sue reali condizioni, lo stato delle attrezzatture, il livello igienico-sanitario e il rispetto delle leggi in vigore, che possono cambiare negli anni.

Quando aprirai le porte, infatti, ogni cosa dovrà essere pronta ad accogliere i clienti, senza temere sanzioni né malfunzionamenti.

Fra le cose più dispendiose da ristrutturare ci sono sicuramente le attrezzature, ma anche i bagni che devono essere a norma e ben organizzati.

Oltre all’aspetto interno, valuta anche la posizione del locale, per comprendere la portata e la composizione del bacino d’utenza e capire quali sono i reali margini di successo dell’attività, anche apportando le dovute modifiche in base al tipo di clientela.

A questo proposito è opportuno fare uno studio specifico, come ti spieghiamo qui di seguito.

2) La valutazione di incassi-spese attraverso un business plan

Se vuoi prendere in gestione un bar devi pianificare il tutto con la massima attenzione e, per fare questo, ti serve un buon business plan.

Il documento, per il quale puoi farti aiutare da un consulente, deve contenere vari aspetti: considerazioni di mercato sulla base dell’ubicazione, tipologia di utenza e, dunque, tipologia di bar, un elenco dettagliato degli investimenti, compresi i costi per le materie prime, spese per utenze e personale, costi amministrativi e tutte le altre spese eventuali che potresti dover affrontare, nonché il guadagno atteso.

Questo ti aiuterà nei primi anni a capire se stai recuperando l’investimento nel modo giusto, se devi “aggiustare il tiro” perché hai bisogno di più incassi oppure se stai realizzando più di ciò che speravi.

Ricorda che inizierai a guadagnare solo dal momento in cui supererai la quota di denaro che hai speso per aprire il locale. Fino a quel punto stai solo recuperando le spese…

3) La valutazione degli aspetti specifici del contratto

Prendere in gestione un bar vuol dire firmare un accordo con cui ti impegni a gestire il locale per conto di qualcun altro.

Se prendi in gestione un bar ricorda che gli incassi non sono tutti per te: dovrai continuare a pagare una percentuale al proprietario, una sorta di affitto d’esercizio che è uno dei motivi per i quali potresti non trovare più vantaggioso quest’opportunità.

Ma non tutti gli accordi sono uguali.

Quale percentuale sul volume d’affari spetta al proprietario? Quali sono i tuoi obblighi e vincoli? Che margine di manovra hai per quanto riguarda eventuali cambiamenti da apportare?

Queste cifre vanno riportate sul business plan perché sono parte integrante dell’investimento che dovrai compiere.

4) La valutazione dei motivi che spingono il proprietario a dare in gestione il bar e della situazione attuale del bar

Abbi il coraggio di porre questa domanda all’attuale proprietario: “Perché stai dando in gestione il bar?” Generalmente, infatti, un esercizio profittevole non viene ceduto a meno che non ci siano problematiche specifiche.

Il motivo per cui si sceglie di dare in gestione un bar è un dettaglio non di poco conto.

Molto spesso si tratta di locali che fanno fatica a decollare, ma alcune volte ci sono delle problematiche più serie dietro questa scelta, la cui risoluzione diventa di tua responsabilità. Una volta chiare queste premesse puoi valutare se sei in grado di risolvere i problemi che esistono oppure no.

Per questo, è necessario indagare bene prima di compiere un passo così importante.

5) La valutazione delle scelte già fatte, compresa quella dei fornitori

L’accordo che andrai a firmare ti dirà quanto puoi cambiare di quello che c’è già. Alcuni cambiamenti comportano delle spese, mentre altri un lavoro di ricerca che può essere anche abbastanza complesso. Come la scelta dei fornitori. Sei sicuro che sia una buona idea quella di mantenere i vecchi fornitori? Sono davvero in grado di darti i prodotti di cui hai bisogno per restare a galla in un settore già in crisi? Sono domande che devi porti se non vuoi fallire nella tua impresa.

Prendere un bar in gestione: i pro e i contro

Siamo finalmente arrivati alla domanda più importante: conviene prendere in gestione un bar?

La considerazione principale da fare è che oggi avere un bar può essere vantaggioso solo se si fanno scelte coraggiose e innovative. Il bar è un servizio necessario in ogni centro abitato ma ne esistono già molti. Per questo motivo il tuo deve differenziarsi se vuoi che abbia successo.

Detto questo, ecco una lista dei principali vantaggi della gestione di un bar già avviato:

  • I costi di avviamento dell’attività sono ridotti: in altre parole, ti servirà un po’ di investimento per rinnovare e personalizzare il locale ma non dovrai investire la stessa, grossa cifra di chi apre per la prima volta, né per fare le licenze;
  • l’attività ha già uno storico di riferimento: questo significa che hai già una base di dati dalla quale partire per capire su che genere di business il tuo locale possa contare. I “vecchi” clienti possono essere una base dalla quale partire e sulla quale contare, a meno che tu non voglia cambiare totalmente stile e orientamento del locale. In ogni caso il nome della tua attività è già conosciuto e questo potrebbe (condizionale d’obbligo) giovare.

Dunque, aprire un bar in gestione è più vantaggioso? Il discorso è complesso. A fronte dei vantaggi, ci sono, infatti, anche degli aspetti da tenere in considerazione e che potrebbero farti desistere. Ad esempio:

un bar che viene dato in gestione è, quasi sempre, un bar che se non se la passava bene. Riuscire a invertire la rotta è un lavoro ma è sempre possibile. Spesso l’insuccesso di un locale dipende, infatti, proprio dalla gestione.

  • cambiare una formula che non ha avuto successo non è sempre facile o potrebbe essere dispendioso. In alcuni casi, cambiare nome o insegna non è sufficiente a dare una nuova immagine al bar.
  • ricorda che parte degli incassi finirà nelle tasche del proprietario e dovrai ricordarlo in fase di business plan. Non dimenticare che tutto ciò che entra non è tuo, ma c’è da “rimettere” quella parte di investimento iniziale che non hai fatto, sotto forma di “affitto di impresa”.

Conclusioni

Se il tuo sogno è aprire un bar, ma non vuoi partire da zero o non hai abbastanza risorse per poterne acquistare uno, anche in franchising, la soluzione ideale potrebbe essere quella di prendere in gestione un bar già avviato. Questo ti permetterebbe di ridurre al minimo l’investimento e indirizzare i tuoi sforzi unicamente verso la buona riuscita dell’impresa.

D’altro canto, dovrai versare un canone mensile al proprietario e cercare di dare una nuova immagine a un locale già avviato.

Per questo, è importante ponderare ogni singolo fattore prima di prendere una decisione che, per molti aspetti, è sicuramente vantaggiosa.

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