I prodotti alimentari a Km 0 sono quelli che provengono dalla cosiddetta “filiera corta”, cioè da aree di produzione che distano non più di 70 km dai luoghi di consumo. Se un ristorante decide d

Ristorante a km 0: puntare tutto sulla qualità

I prodotti alimentari a Km 0 sono quelli che provengono dalla cosiddetta “filiera corta”, cioè da aree di produzione che distano non più di 70 km dai luoghi di consumo. Se un ristorante decide di usare ingredienti e materie prime a chilometro zero vuol dire che ha deciso di puntare tutto sulla qualità dei cibi offerti.  ristorante km 0 L'articolo illustra tutti i vantaggi che derivano dall'adozione della "filosofia a km 0" e, eventualmente, come trasformare il tuo ristorante tradizionale in uno a chilometro zero. Un'ultima considerazione: aprirne uno, significa anche promuovere e far riscoprire cibi e piatti tipici, sostenendo l’agricoltura locale a vantaggio dei piccoli produttori.

Ristorante a chilometro zero: la filiera corta al servizio della qualità

capperi di pantelleria Il popolo italiano è noto, oltre che per la cultura e la storia, anche per la ristorazione. Elogiata, ricercata e imitata, la cucina italiana rappresenta un vanto. I nostri manicaretti, le ricette ricche di tradizione e i nostri prodotti enogastronomici sono ciò su cui puntare per gestire un ristorante di successo. Perché rifornire la propria dispensa con prodotti da discount, di provenienza estera, quando il nostro territorio offre, da nord a sud, prodotti alimentari d'eccellenza? I punti di forza, di questa strategia, sono l'alta qualità, la stagionalità e il forte legame con il territorio circostante. Il risultato finale è che tutti quelli che vengono a mangiare in un ristorante a km 0, entrano in contatto con la vera cultura enogastronomica del posto, nel pieno rispetto della natura. Inoltre trasporti ridotti significano minori emissioni di gas nocivi. Oggi, aprire un ristorante a chilometro zero, con l'attenzione, sempre maggiore, sviluppata verso i prodotti bio e verso una ricerca - a partire dagli scaffali di un supermercato - di prodotti locali, può rivelarsi una mossa azzeccata per rinnovare il tuo ristorante. Pensaci bene, la concorrenza è tanta e spietata. Distinguersi, servire piatti preparati con alimenti locali, accompagnati da un buon vino autoctono, è la strategia da adottare.

Aprire un ristorante a chilometro zero

aprire un ristorante a km 0 Per aprire un ristorante a km 0, dovresti, per prima cosa, instaurare rapporti con i produttori locali, cercare possibili finanziamenti dagli enti pubblici e conoscere i prodotti e le ricette del luogo. Devi, anche, preparare un menù che si plasmi e si adatti al territorio e a ciò che può offrire: non puoi preparare uno sformato di zucchine a gennaio. Esistono, inoltre, leggi (regionali) per l'apertura di un ristorante a chilometro zero. La filiera della GDO sta subendo, negli anni, una sorta di processo di sensibilizzazione, che porta sugli scaffali dei nostri supermercati, merce locale e una trasparenza sulla provenienza di prodotti importati. In tre parole: fenomeno in crescita. Questo significa che non devi necessariamente investire tempo e risorse, in un viaggio itinerante alla scoperta di prodotti tipici. Puoi trovarli comodamente in un Cash&Carry. Diminuiresti le spese e ottimizzeresti il tuo tempo. Per approfondire → Le materie prime: pro e contro di fornitori e cash and carry Ecco le regioni dove sono previste leggi emanate allo scopo di promuovere il consumo di prodotti a chilometro zero:
  • Calabria
  • Lazio
  • Marche
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna
  • Trentino Alto Adige
  • Veneto
Se il tuo ristorante si trova in una di queste regioni, informati presso un ente pubblico. Potresti avere diritto ad agevolazioni o a finanziamenti.

Perché scegliere un ristorante a chilometro zero

prodotti locali km 0 Che tu abbia un ristorante o un'osteria, entrare nel "Circuito km 0", presenta dei vantaggi che non dovresti sottovalutare. Riassumendo:
  • la vendita diretta genera più guadagno per i produttori, diminuendo i costi di approvvigionamento
  • meno rischi per la salute legati all'importazione e al packaging
  • minori emissioni di gas nocivi
  • riscoperta del valore della stagionalità e delle tradizioni locali

Ristorante a chilometro zero: conclusioni

filiera corta Spero tu abbia le idee più chiare riguardo la filiera corta, il circuito a km 0 e la possibilità di rinnovare il tuo ristorante e trasformarlo in un locale di nicchia e di successo. Poi, diciamocelo, rispettare la natura e mangiare sano e bene, dovrebbe essere ricercato da tutti. Del resto, per citare Al Gore:
È stato stimato che un pasto medio percorre più di 1900 km per camion, nave e/o aereo, prima di arrivare sulla nostra tavola, quindi è molto più ragionevole comprare alimenti che non devono fare tutta quella strada perché ci vogliono più calorie di energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali, senza contare gli effetti sull’atmosfera e sui cambiamenti climatici provocati dall’emissione di gas ed effetto serra.
Cambiare mentalità, per migliorare la qualità della vita, è possibile. Inizia dal tuo ristorante.

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