Nei ristoranti francesi è un must: il giardino esterno viene sfruttato anche d'inverno, con l'ausilio di qualche fungo calorifero e una fornitura di plaid da tenere sulle gambe per tutti i clienti. Ecco come puoi realizzare il tuo giardino 4 stagioni.

Sfruttare il déhor fuori stagione: il giardino d'inverno

Le molteplici agevolazioni per l'utilizzo di suolo pubblico a seguito dell'emergenza sanitaria hanno incentivato la fruizione di spazi esterni per bar e ristoranti in tutta Italia. Un'abitudine che potrebbe continuare oltre la stagione estiva, stabilendosi come un must al pari di altre nazioni.

In Francia, per esempio, il déhor è vissuto in tutti i mesi dell'anno, con una serie di accorgimenti per resistere alle temperature più rigide in inverno. Un fungo per il riscaldamento e un plaid da mettere sulle gambe bastano per offrire una piacevole serata ai tuoi ospiti, anche se, in merito a quest'ultimo, c'è da capire quali saranno le nuove disposizioni di sicurezza previste per il prossimo autunno.

Ma è sempre possibile fare di più, e di meglio personalizzando un'idea o semplicemente adattandola alle proprie esigenze. Vediamo come.

Déhors “chiusi”: una soluzione ideale per l'inverno

In alternativa ai funghi a gas è possibile optare per una struttura chiusa, con minor impatto sui consumi in quanto maggiormente in grado di trattenere il calore. Falegnamerie e aziende specializzate offrono la possibilità di realizzare una struttura con tende o pannelli per essere aperta d'estate. In questo modo è possibile restare al caldo d'inverno e garantire ombra e circolazione dell'aria in estate, per un déhors 4 stagioni più funzionale. 

Le più moderne tecnologie edili garantiscono la progettazione di déhors attraverso l'impiego di materiali, se non propriamente fonoassorbenti, comunque con una buona resa in termini di impatto acustico. Un dettaglio tutt'altro che insignificante, in quanto una delle principali problematiche per gli esercenti che scelgono di optare per un déhors esterno è quella della convivenza con il vicinato. 

Ridurre l'impatto acustico non servirà di certo a “silenziare” una serata musicale o un djset, ma garantirà maggiore isolamento del chiacchiericcio interno alla struttura, con buona pace dei vicini. 

È importante sapere che esistono limiti di decibel per déhors esterni da rispettare per legge

Permessi per déhors di bar e ristoranti: cosa serve

I termini per l'occupazione di suolo pubblico sono stabiliti dai singoli Comuni, e oggi qui e là modificati per far fronte all'emergenza Coronavirus. Ciò che quasi tutti i Comuni hanno cercato di fare è stato agevolare la fruizione di spazi esterni per bar e ristoranti, per incentivare i consumi nei mesi successivi al lockdown. Una soluzione che sembra essere effettivamente piaciuta al pubblico e che, anche per questo, si pensa possa diventare una costante tutto l'anno.

Per richiedere la realizzazione di un déhors esterno al tuo locale è quindi necessario recarsi presso l'ufficio di competenza del Comune, richiedere requisiti, caratteristiche e tariffe e pagare la TOSAP, cioè la tassa per occupazione di suolo pubblico. 

Quanto costa la TOSAP in Italia

Anche qui dipende dal regolamento comunale e dalla vocazione più o meno turistico-ricettiva della città o zona in cui si trova il locale. Durante l'emergenza Coronavirus molti Comuni hanno limitato, se non azzerato la tassa di occupazione di suolo pubblico per favorire l'esercizio all'aria aperta, in modo da limitare i pericoli di contagio al massimo. Restiamo in attesa di nuove disposizioni, ma crediamo che preferire gli spazi aperti sia una ottima regola da mantenere.

È possibile richiedere un'autorizzazione temporanea per l'occupazione di suolo pubblico, ma che prevedrà solo il posizionamento di tavolini e sedie, senza la realizzazione di un déhors. Per una copertura esterna, magari soppalcata, c'è sempre e comunque bisogno di un progetto e di un'autorizzazione dello stesso che, a fronte del pagamento dei diritti d'istruttoria (cioè l'avviamento delle pratiche) necessiterà poi di 30 giorni per permettere ai tecnici del Comune di effettuare i dovuti sopralluoghi. 

Ad ogni modo, la TOSAP dovrà sempre contenere: 

  • gli elementi identificativi del contribuente (cioè del proprietario del locale);
  • gli estremi dell'atto di concessione;
  • la superficie occupata;
  • la categoria dell'area sulla quale si realizza l'occupazione;
  • la misura di tariffa corrispondente con l'importo complessivamente dovuto;
  • l’attestato di versamento della tassa dovuta. 

Organizzare eventi in déhors

Esistono permessi e limiti da rispettare ma organizzare eventi in un déhors rappresenta certamente un buon modo per attrarre pubblico anche in inverno. 

Un déhors fronte strada, ben illuminato, frequentato e riscaldato costituisce, già di per sé, un ottimo polo d'attrazione per il tuo locale. Ma con un evento lo sarà ancora di più. 

Se le serate musicali rappresentano un problema per il vicinato puoi sempre concentrarti su eventi più soft: 

  • serate di stand-up comedy;
  • intrattenimento magico o animazione;
  • degustazioni;
  • concerti in acustico;
  • letture e monologhi teatrali. 

Allo stesso modo, puoi prevedere di proiettare eventi sportivi o simili all'interno della tua struttura, offrendo ai tuoi ospiti la possibilità di seguirli ordinando da mangiare e da bere.

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