Nasce in Veneto a cavallo fra il 1700 e l'800. Ma non era così come lo conosciamo oggi. Ecco come preparare uno dei cocktail più amati del nostro Paese, con qualche variante interessante.

È l'anno d'oro dello Spritz: storia del cocktail più amato dagli italiani

Ogni cocktail racconta una storia. Qualche tempo fa abbiamo raccontato le più belle dei cocktail più famosi al mondo. Oggi ci concentriamo su un vero e proprio must dell'aperitivo italiano, lo Spritz, in tutte le sue incredibili varianti. Un preparato poco alcolico, dissetante e frizzantino e per questo ideale per accompagnare stuzzicherie, degustazioni e aperitivi cenati.

Come sempre in questi casi, anche la storia dello Spritz si perde tra verità e leggenda. Il mix più conclamato tra le due fa risalire l'ideazione di questo cocktail all'arrivo dei soldati asburgici in Veneto, a cavallo tra il '700 e l'800. Per niente abituati al carattere robusto dei vini contadini del tempo e, forse, per limitare l'assunzione di alcool durante il servizio, i militari avevano l'abitudine di “spruzzarli” (“spritzen” in tedesco”) con acqua gassata prima, e Selzt poi.

Un'antica consuetudine, simile simile alla tradizionale accoppiata “vino e gazzosa”, diffusa perlopiù nel centro – sud Italia. A differenza di quest'ultima, però, lo Spritz ha saputo rinnovarsi nel tempo, incontrando sempre il favore del pubblico e elevandosi fino al grado di cocktail riconosciuto dall'IBA, l'International Bartender Association.

Varianti tradizionali (e non) dello Spritz

Lo Spritz prevede numerose varianti territoriali, soprattutto nel Triveneto, dove da sempre questo cocktail rappresenta una delle proposte più gettonate al bancone. La sua versatilità ha fatto sì che molte aziende abbiano nel tempo “brandizzato” la ricetta originale. Tra le più celebri, quella con l'aggiunta di Bitter Campari, Select o Aperol, tutte databili più e meno a ridosso del primo '900 e, per questo, ad oggi considerate “tradizionali”, in quanto con oltre un secolo di storia alle spalle.

Quella a base di Select, in particolare, costituisce certamente la più rappresentativa della città di Venezia, mentre a Padova l'Aperol Spritz è praticamente il drink per antonomasia, oggi riconosciuto ufficialmente dall'IBA. Non mancano altre versioni, come quella con l'aggiunta di Prosecco, tipica di Treviso (differente dalla variante veneziana, che invece predilige i vini bianchi fermi) e quella con Tocai Friuliano, diffusa specialmente nell'udinese.

A queste si aggiungono varianti più moderne e sperimentali, come l'arcinota variante con Campari, quella del Cynar Spritz o a base di altri amari scuri come il China Martini, in grado di sostituire in modo eccellente il bitter in modo curioso e originale.

L'autentica ricetta dello Spritz riconosciuta dall'IBA

La ricetta ufficiale dello Spritz riportata nei registri dell'IBA prevede:

  • 6 cl di prosecco;
  • 4 cl di Aperol;
  • Una spruzzata di soda o seltz.

Il bicchiere da utilizzare è un old-fashioned o un calice da vino svasato, con ghiaccio e riempito, nell'ordine, con vino, bitter e soda / seltz. Il tutto guarnito da una fetta d'arancia.

La registrazione di tale ricetta è stata sicuramente necessaria ad ufficializzare lo Spritz nella lista dei cocktail internazionali ma, di fatto, non rappresenta che una linea guida, alla scoperta di nuove e sempre più originali varianti.

Aperitivo con Spritz: i migliori abbinamenti

Non esistono regole alla ricerca di nuove ricette per Spritz innovativi. Ne esiste però una per servirli: basta con i classici salatini. Arachidi e patatine vanno benissimo di contorno, ma per essere competitivi rispetto alla concorrenza è lampante quanto ormai l'offerta gastronomica dell'aperitivo non possa limitarsi a questo.

Tanto più che, grazie alla sua versatilità, lo Spritz è certamente il cocktail più semplice da abbinare ad un numero innumerevole di sapori, e sarebbe un peccato sprecare questa opportunità. Ecco qualche idea per un aperitivo al top.

Proposte rustiche, semplici e veloci si adattano facilmente a questo cocktail e, in un certo senso, è proprio questa la ragione ad averne determinato il grande successo tra il pubblico. Bruschette, spiedini, antipasti all'italiana a base di salumi, formaggi, crostini al tartufo e altre specialità locali sono abbinamenti sempre graditi al pubblico.

È possibile fare meglio, e di più, sperimentando nuove forme di abbinamento allo Spritz orientate su sapori leggeri, piatti freddi, speziati o rappresentativi della cucina locale. Il basso volume alcolico e la gradevole frizzantezza di questo cocktail si combinano perfettamente con le proposte più disparate, a base di verdure, carne e pesce.

Tra queste, finger food vegetariani e veg, dalle insalate di farro con ortaggi di stagione, grigliate di verdure erborinate o in aceto balsamico, latticini e formaggi freschi e rustici. Deliziose le proposte a base di cubetti di polenta condita con baccalà alla veneziana, assaggi di pizza gourmet.

Se il locale offre anche servizio di cucina, sfrutta l'aperitivo per far conoscere le tue proposte in menù, con assaggi o offerte orientate sulle proposte contenute al suo interno.

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